Messico, ucciso italiano rapito nel 2008. Abatantuono: “Andavamo nel suo bar a vedere ’90° minuto”

E' stato uno dei sequestratori a confessare l'assassinio dell'imprenditore Claudio Conti che ha ispirato il film 'Puerto Escondido'. L'attore: "Sono molto dispiaciuto per la sua morte ma un po' me l'aspettavo".
News Nazionali

Roma, 2 mar. (Adnkronos/Ign) – "Sono molto dispiaciuto per la morte di Claudio ma a dire la verità me l'aspettavo. Quando ho saputo che l'avevano rapito, conoscendo il posto, ho temuto il peggio". Così Diego Abatantuono all'ADNKRONOS, appresa la notizia dell'uccisione di Claudio Conti, il veronese proprietario di ristoranti e alberghi a Puerto Escondido rapito nel giugno di un anno fa e ucciso da quattro malviventi messicani. "L'ho conosciuto bene durante le riprese di 'Puerto Escondido', lo ricordo come un uomo attivo, vivo e combattivo".

Abantantuono, che per le riprese si fermò a Puerto Escondido per un mese, aggiunge: "La domenica mattina presto andavamo nel suo bar per vedere '90° minuto', è normale che tra italiani cercassimo di stare tutti insieme anche perché lì non c'era granché per cui la sera, per passare un po' di tempo, ci riunivamo spesso nel suo bar".

Ma Abatantuono spiega di aver incontrato Conti anche in Italia, due anni dopo le riprese del film: "L'ultima volta che l'ho visto è stato a Verona, sua città natale, insieme al mio amico Ugo Conti, anche lui nel cast di 'Puerto Escondido'. Ci ritrovammo lì durante una delle sue visite alla famiglia -conclude- e da allora non l'ho più sentito".

A confessare l'uccisione di Claudio Conti, 52 anni, è stato uno dei suoi rapitori, Primitivo Ramirez, che è stato fermato un mese fa insieme ad altre tre persone che facevano parte della stessa banda che all'inizio di giugno del 2008 ha compiuto il sequestro. La confessione è stata poi confermata anche dall'esperto antisequestri inviato in Messico dall'Unità di crisi della Farnesina.

Inizialmente la banda aveva chiesto un riscatto di 10 milioni di pesos per il rilascio di Conti. Ma i contatti con i sequestratori si interruppero poi, per ragioni che restano da chiarire, e Conti fu ucciso. Secondo Ramirez, l'esecuzione sarebbe avvenuta non lontana dal luogo del rapimento, in un hotel di proprietà di un socio della vittima, arrestato insieme a Ramirez. Ai tempi del rapimento si disse che la storia di Conti aveva ispirato Gabriele Salvatores per il film 'Puerto Escondido'.

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