Il Presidente del Moto Club delle Alpi risponde allo sfogo del musicista Cremaschi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di risposta di Domenico Rambelli, Presidente del Moto Club delle Alpi, alla polemica sollevata dal musicista Cremaschi per i concerti saltati al Bel Air di Gressan.
Cultura, I lettori di Aostasera

Lo “sfogo” del musicista – artista Sergio Cremaschi è accettato ed ampiamente condiviso anche dal Comitato Organizzatore, che certamente voleva che i concerti si tenessero come da programma. Siamo dispiaciuti, mortificati e chiediamo scusa a tutti coloro del pubblico che, giunti nell’area verde non hanno potuto assistere alle esibizioni artistiche, ma non si poteva fare altro.

Il Moto Club delle Alpi, promotore del suo trentesimo moto-raduno internazionale, ha voluto realizzare un percorso ideale per coinvolgere i giovani e le loro famiglie, formativo sulla sicurezza e le due ruote (dibattiti tematici – corso di guida di moto – esibizione di mini moto / trial / motocross – proiezione di filmati educativi – attività di concerto con Vigili del Fuoco, Croce Rossa – Polizia di Stato ed altre associazioni – enti – esposizioni di stand – Pro Loco ecc.ecc..).
I concerti, valore aggiunto alla manifestazione, inizialmente realizzati per i soli giovani inseriti Progetto Giovani del Comune di Aosta, voleva essere una ulteriore attrattiva per quella fascia d’età; nello sviluppo dell’idea, solo successivamente sono stati invitati a partecipare anche gli ONDADHUTO ed i RE-VISIONE, gruppi di “età maggiore” che sicuramente sarebbero stati interessanti col confronto fra i vari musicisti e cantanti valdostani, oltre ad essere di ispirazione per i “più piccoli”.

Abbiamo cercato di unire più sinergie per avere un risultato che sicuramente non si è realizzato, indipendentemente dalla nostra volontà. Ossia il badget economico che non permetteva di avere un palco coperto (messo gentilmente a disposizione dal Comune di Aosta) e la pioggia a catinelle.
Per quanto riguarda le anomalie tecniche, si riscontra che chi ha scritto non è stato proprio informato correttamente, infatti occorre precisare che:
–    il “service” e le componenti elettriche poste sul palco sono state affittate (e regolarmente pagate) unitamente alle prestazioni dei loro tecnici (tra l’altro molto ben disponibili), e, a quanto mi risulta hanno avuto dei problemi per il “cablaggio”; infatti il nostro elettricista è stato a loro completa disposizione (retribuito anch’esso da noi e di cui noi non eravamo i diretti gestori);
–    l’energia elettrica è stata regolarmente fornita con una linea e quadro distinto ed indipendente, con la potenza richiesta di cui a contratto.
Appunto perché la pioggia è stata insistente nelle tardo ore pomeridiane – serali e visto che tale:
–    responsabilità era del comitato organizzatore e proseguire le attività musicali su di un palco bagnato poteva certamente essere pericoloso;
–    strumentazione costa, oltre a quanto avremmo potuto sostenere in caso di possibili danni;
–    denaro sarebbe uscito dalle nostre tasche e non da altri;
–    attività era gratuita per lo spettatore – per cui se non per il disagio (ma c’era molto altro da vedere), non inficiava nessun problema economico in suo danno; 

lo scrivente visti tutti questi motivi giustificati, soprattutto per difendere la salute di tutti, ha sospeso tali attività attraverso il proprio referente – direttore artistico (che Sergio Cremaschi conosce).
Insomma, se di brutta figura trattasi, abbiamo preferito essere responsabili e seri pensando soprattutto alla sicurezza ed alla incolumità di tutti.
Che dire, da quello che ci è pervenuto come “sfogo” prendiamo atto dei suggerimenti che ci sono pervenuti che sono sicuramente interessanti per migliorare le nostre attività future.
Però, che mi sia consentito di dire che,  “non c’è assolutamente nessuna vergogna” nell’aver interrotto i concerti , visto che abbiamo preferito essere responsabili e seri pensando soprattutto alla sicurezza ed alla incolumità di tutti.

Ci si lamenta che per i giovani si fa poco … Noi li abbiamo coinvolti … ma gli eventi ci hanno imposto queste scelte … Se ci dobbiamo vergognare … beh … è solo per non essere riusciti a dare questo spazio a Loro!

Aosta , 24.6.2009
RAMBELLI Domenico – Presidente del Moto Club delle Alpi

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