Il Consigliere regionale del gruppo consiliare Vallée d’Aosta Vive – Renouveau, Pino Cerise, ha voluto fare alcune precisazioni in merito al comunicato dei Verdi Valle d’Aosta, secondo i quali il disegno di legge n. 28, recentemente approvato dal Consiglio regionale, consentirebbe scriteriati ampliamenti delle strutture alberghiere e di ristorazione e che, con il disegno di legge n. 45, si appresterebbe a fare ancora peggio.
Avendo votato a favore, Cerise ritiene “tali dichiarazioni generiche e fuorvianti”.
A proposito del disegno di legge n. 28, “non pare sia stato confrontato il testo licenziato dalla Giunta – si legge nella nota di Cerise – con quello approvato dal Consiglio, altrimenti non sarebbe sfuggito lo sforzo e l’importante concorso di tutti i soggetti interessati (Commissione competente, Consiglio permanente degli Enti locali, ADAVA ecc…) per giungere ad un testo, sostanzialmente modificato, e condiviso sulla necessità di favorire la riqualificazione delle strutture ricettive precludendo possibili operazioni speculative che potevano trovare spazio nel testo originario”.
Sempre nella nota, il consigliere di VdA Vive – Renouveau si esprime anche sul disegno di legge n. 45 (Piano casa) con la stessa logica: “Personalmente opererò in quella direzione, perché credo che solamente un’intelligente ed equilibrata politica di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente può contenere l’espansione di nuove aree destinate all’edificazione, aree sottratte all’agricoltura e ad altre attività di interesse generale”.
Secondo Cerise, "problematiche afferenti a beni primari quali la casa, la tutela del territorio vanno affrontate seriamente, con onestà intellettuale, non con posizioni ideologiche preconcette e men che meno demagogiche ed opportunistiche che non rappresentano certamente la base ideale su cui costruire una possibile quanto mai necessaria alternativa all’attuale sistema di governare".