Il Comune di Courmayeur si impegna nello sviluppo sostenibile a parole, ma non nei fatti

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un lettore che evidenzia come il Comune di Courmayeur abbia aderito al patto dei sindaci sullo sviluppo sostenibile, pur essendo ostile alla realizzazione di centrali idroelettriche ad acqua fluente.
I lettori di Aostasera
E’ alquanto singolare il contenuto della deliberazione del Consiglio Comunale n. 33/2009 del Comune di Courmayeur in cui si aderisce al patto dei sindaci sui temi dello sviluppo sostenibile, considerato che il Comune è ostile alla realizzazione di centrali idroelettriche ad acqua fluente nel suo territorio.
La deliberazione consigliare ritiene necessario aderire all’iniziativa  predisponendo un Piano di Azione per l’ Energia Sostenibile affinché Courmayeur raggiunga gli obiettivi individuati dalla Commissione Europea per il 2020.
La deliberazione ricorda che i governi locali e regionali in tutta Europa sono impegnati nella riduzione di inquinanti e gas serra attraverso programmi di efficienza energetica (inclusa la mobilità urbana sostenibile) e di promozione delle fonti di energia rinnovabile.
Il Comune però dimentica che il nuovo  PRG ( piano regolatore generale) all'art.13 "Impianti di interesse generale" al comma 5 recita: "In tutto il territorio comunale è fatto tassativo divieto di realizzazione di impianti per la produzione di energia idroelettrica… "
Certo, la deliberazione termina con l’affermazione che il presente provvedimento non comporta oneri a carico dell’ ente, e quindi il Comune, con molta ipocrisia, aderisce ad iniziative a favore delle fonti rinnovabili, salvo poi   far l’incontrario nelle decisioni pratiche. Il marketing turistico che utilizza le leve dello sviluppo sostenibile è già una realtà ed uno dei punti di forza delle località alpine austriache e di talune dell’Alto Adige: peccato che Courmayeur non comprenda che lo sviluppo delle rinnovabili nel proprio territorio potrebbe  esser motivo di rilancio della località che ormai da parecchi anni segna il passo con un calo continuo di presenze turistiche.

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