In Progetto civico progressista la buriana non accenna a placarsi. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla scelta di Chiara Minelli e Erika Guichardaz di mantenere il nome di Progetto Civico Progressista al loro gruppo passato in minoranza, arriva oggi una diffida formale. A recapitarla alle due consigliere regionali è il Partito Democratico della Valle d’Aosta.
“Abbiamo atteso fino all’ultimo e, soprattutto, abbiamo atteso che prevalesse il buon senso e il rispetto della storia comune” scrive il Commissario Umberto D’Ottavio, ribadendo come “quel nome è legato al simbolo consegnato in Tribunale al momento della presentazione delle liste elettorali, in Regione e al Comune di Aosta e non può, da nessuno, essere modificato”.
Proprietà e disponibilità del nome e del simbolo, evidenzia ancora il Commissario, non sono “nelle mani di due consigliere regionali e ogni tentativo di appropriazione e, peggio ancora, modifica del simbolo depositato ci troverà costretti a esprimere condanna”.
Una risposta
Ma questo commissario e proprio un poveraccio e venuto in valle D’Aosta ed riuscito a fare 2 cose a spaccare il PD più di quanto lo era già è a fare uscire il pd da progetto civico tornatene in Piemonte a fare casini che qua ne hai già fatti abbastanza