In attesa della conclusione del concorso per infermieri – le prove si svolgeranno nel mese di dicembre – l’Usl prova a far fronte alla carenza di personale, proponendo ai candidati un’assunzione a tempo determinato.
Nel frattempo non accenna a placarsi la polemica intorno alla procedura concorsuale. Tirato in ballo il segretario della funzione pubblica Cgil, Igor De Belli respinge le accuse mosse dall’Uv.
“Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare” spiega De Belli “Per quanto ci riguarda abbiamo sollevato una delle tante criticità che esistono nel nostro sistema sanitario e in modo particolare, con l’urgenza di quello che stava accadendo all’interno del concorso in Usl, ci aspettavamo e speravamo che passassero ben più dei 78 candidati che poi hanno passato la prova di francese. Abbiamo l’urgenza di sostituire una volta per tutte e nel tempo breve gli infermieri che sono sospesi, che sono parecchi, è evidente che questo dato è sconsolante, ed è altrettanto evidente che questi infermieri che inizialmente verranno immessi a tempo determinato nel Parini e comunque nelle strutture sanitarie nostre saranno esigui. Il personale che sta lavorando ormai da inizio Pandemia a ritmi frenetici, facendo spesso e volentieri 12 ore consecutive di turno, non riuscirà certo ad avere sollievo rispetto alle entrate”.
De Belli nega di aver messo in discussione l’esame di francese in quanto tale. “La funzione pubblica Cgil non ha alcuna intenzione di mettere in discussione lo statuto della Regione, ma vuole risolvere i problemi che ricadono sulla collettività. Prima di lanciare dei proclami e delle accuse, occorre una sana riflessione politica”.
L’Uv: “Falso attribuire al francese la carenza di personale”
“Accusare il francese di essere la sola causa della penuria di personale nel settore della sanità è falso.” L’Union Valdotaine prende posizione nella discussione che da alcuni giorni si è aperta intorno al concorso per 80 infermieri bandito dall’azienda Usl.
Alla prova di lingua francese su 199 iscritti al concorso si sono presentati in 44, di cui 39 hanno superato la prova. A questi si aggiungono poi altri 39 candidati esonerati dalla prova del francese.
Il concorso terminerà il 31 dicembre, “ma manipolazione dei dati, accuse, commenti irrilevanti si sono già scatenati sulla stampa e sui social.” ricorda l’Uv nella nota. “Usare la demagogia per criticare le procedure dei concorsi nel settore sanitario, ora, in un momento in cui siamo tutti più fragili perché spaventati dalla pandemia, è vergognoso. Mettere in discussione le basi legislative su cui poggia la nostra autonomia, che ci consente di godere di diritti unici, è irresponsabile”.
Il Mouvement accusa, quindi, “coloro che, con commenti astiosi e richieste assurde, vogliono annullare la pietra angolare della nostra storia, il baluardo della nostra autonomia” di essere “incapaci di ragionare sulle prerogative che il francese ci riserva e danno prova di una terribile mancanza di rispetto per il luogo in cui vivono”.
Una risposta
L’hostilité de certaines composantes de la société valdôtaine au bilinguisme est connue depuis beaucoup de temps, mais il est regrettable de voir que ces secteurs persistent à attribuer la responsabilité de tous les maux à cette caractéristique de la Vallée d’Aoste.