Il dato è che la scuola riprenderà dal 10 gennaio, con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa, a fugare ipotesi di ritardi e, soprattutto, di ritorno alla Didattica a distanza.
La novità in vista, però, è un’altra: il ritorno in classe accompagnato da uno screening. “Non ci siamo ancora confrontati con il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl – spiega la Sovrintendente agli Studi Marina Fey –, anche perché lo screening sarà su base volontaria. Anche l’Assessore ha ribadito che c’è l’intenzione di andare in questa direzione, e dopo il confronto con l’Azienda sanitaria ci saranno tempi più certi”.
Il tutto per cercare di evitare le sorprese dell’ultimo giorno di scuola, quando – da report regionale – risultavano 48 classi finite in quarantena negli ultimi sei giorni, e altre 16 classi per le quali era stata attivata la sorveglianza sanitaria con tamponi antigenici.
Non una novità piena, però. Già un anno fa si era aperta, al “Drive-in”, la possibilità per studenti e personale scolastico di partecipare alla campagna di screening, questione prima annunciata e in seguito avviata nuovamente nel corso della primavera.
Nel frattempo, al Dipartimento guidato da Fey sono arrivati i primi dati sulle sospensioni degli insegnanti non vaccinati: “Alla data del 24 dicembre – spiega – sono pervenuti alla Sovrintendenza agli studi 10 decreti di sospensione del personale docente non in regola con l’obbligo vaccinale da parte dei dirigenti scolastici della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, ovvero la primaria e la secondaria di primo grado”.