Approvato, a Châtillon, il progetto definitivo per la Ex Casa della Musica

Il progetto prevede la manutenzione straordinaria e l’efficientemente energetico dell'edificio. L'ultimo "step" vedrà la realizzazione di un ascensore esterno, il completo rifacimento dei balconi e la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Astenuta l'opposizione.
Il Consiglio comunale di Châtillon
Comuni

Il Consiglio comunale di Châtillon ha approvato il progetto definitivo per la manutenzione straordinaria e l’efficientemente energetico della Ex Casa della Musica.

In aula, l’Assessore ai Lavori pubblici Luigi Girola ha spiegato: “Questo è un terzo step del progetto, ce ne sono stati altri negli anni precedenti per la messa a norma dell’edificio e rendere nuovamente disponibile un fabbricato in posizione strategica, al centro del. Gli interventi vanno nell’ottica della riqualificazione urbana di Châtillon”.

Nel dettaglio, la messa a norma della x Casa della Musica è avvenuta in tre fasi: nel 2019 – usufruendo di 50mila euro di fondi nazionali – sono state abbattute le barriere architettoniche ed è stata cambiata caldaia a gasolio con una a metano, nel 2020 (con altri 50mila euro di finanziamento statale) sono stati sostituiti tutti i serramenti e si è proceduto al rifacimento dell’impianto elettrico mentre nel 2021 è stata approvata la realizzazione di un ascensore esterno, il completo rifacimento dei balconi e la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

L’intervento comporterà la soppressione di alcuni posti auto, per una spesa di 247mila euro.

Il consigliere di opposizione Guido Dondeynaz ha chiesto precisazioni rispetto alle scelte effettuate per le strutture in cemento armato. Il progettista, l’architetto Edy Francesconi, ha risposto che sono legate principalmente ai costi, dal momento che una struttura completamente metallica non sarebbe stata economicamente sostenibile e si è ritenuto inoltre di valorizzare la bancata rocciosa esistente.

La capogruppo Monique Personnettaz ha domandato, invece, se fosse possibile ridurre l’impatto visivo, rendendo più trasparente la parte in elevato. Il progettista ha replicato spiegando che l’ipotesi di un ascensore completamente vetrato è stata scartata perché sarebbe dovuto essere in appoggio o all’interno di un cortile. E che, anche in questo caso, l’aspetto economico ha condizionato la scelta.

La minoranza ha deciso di astenersi sul progetto, spiegando: “accogliamo favorevolmente le opere di ripristino e valorizzazione dell’immobile ma la realizzazione di una struttura in cemento armato avrebbe un impatto rilevante e non sarebbe in armonia con il centro storico”.

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