L’Avapa chiede di bloccare le esibizioni del Circo Medini

L'Associazione per la protezione degli animali, che gestisce il Canile e Gattile regionale, chiede al Sindaco di Saint-Christophe di bloccare l'esibizione con animali: "Perché la riteniamo una forma di sfruttamento e perché è diseducativo nei confronti del pubblico".
Uno spettacolo del Circo Alex Medini a Saint-Christophe
Società

Avapa, l’Associazione valdostana per la protezione degli animali che gestisce il Canile e Gattile regionale, chiede al Sindaco di Saint-Christophe di bloccare lo spettacolo del Circo Medini previsto sul suo territorio fino al prossimo 6 marzo.

In una nota si legge: “Abbiamo appreso con rammarico che il Comune di Saint-Christophe ha autorizzato l’attendamento del Circo Alex Medini nel Piazzale Croix Noire. Il 77% degli italiani è contrario all’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi per l’evidente maltrattamento che subiscono sia durante il trasporto, che negli addestramenti ai fini dello spettacolo”, spiega Avapa citando il sondaggio Wild animals in Circuses, commissionato da Eurogroup for Animals in otto Paesi europei all’inizio del 2021.

“La maggior parte degli animali utilizzati rientrano tra quelli di maggior tutela a causa del pericolo di estinzione (tigri, leoni, …)”, dice ancora l’Associazione, che aggiunge come “la Legge 337 del 1968 attribuisce ai circhi la funzione sociale, ricreativa e pedagogica in netto contrasto con il senso scientifico di pedagogia che insegna l’empatia e il messaggio di sofferenza, totalmente disconosciuti negli spettacoli circensi con gli animali”.

Non solo, le critiche si rivolgono anche alla location:La presenza di questi animali vicino al Canile e Gattile regionali può creare ansia nei cani e gatti ospitati nella struttura. Per questi motivi abbiamo invitato il Sindaco del Comune di Saint- Christophe a bloccare l’esibizione del circo Medini che prevede l’esibizione di animali, come hanno già fatto altre Amministrazioni comunali in Italia, perché la riteniamo una forma di sfruttamento e perché è diseducativo nei confronti del pubblico che assiste alle performance, specialmente dei più piccoli”.

Qualche giorno fa, per le stesse ragioni, l’Associazione chiedeva alla popolazione di boicottare gli spettacoli.

Una risposta

  1. Ai nostri figli va sì insegnato il rispetto per gli animali ma anche quello per il lavoro altrui. I circhi sono piccole aziende che si tramandano da generazioni e che immagino abbiano tutte le autorizzazioni del caso; i dipendenti hanno bisogno di guadagnare per vivere. L’invito a “boicottare” il circo mi sembra una cattiveria gratuita che non risolve certo, a livello mondiale, il problema degli animali sottratti al loro habitat. Bisogna certo verificare che gli animali non siano maltrattati. Fatico a capire l’ansia dei cani e dei gatti…

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