Dopo l’annuncio di un regione pronta a ospitare alcuni dei tanti profughi in fuga dal paese in guerra, anche i privati e la società civile si mobilitano per aiutare la popolazione ucraina che rimarrà nella nazione. Le iniziative si moltiplicano, una di queste vede un giovane ucraino Yurii Kvartiuk, ormai adottato dalla Valle d’Aosta, pronto per un viaggio con un pullman carico dei beni che i valdostani hanno portato alla Parrocchia di Sant’Orso dopo il suo appello: “Ho cercato di fare una lista di ciò che serve, non avrei mai pensato che i valdostani avrebbero risposto in maniera così generosa e infatti ora stiamo cercando di riempire nel modo migliore i mezzi perché si porti in là più roba possibile”.
Yurii porterà i beni fino ad Alessandria, dove i camioncini, già con una buona capienza, svuoteranno la loro merce perché venga disposta in un pullman e sarà quello che si dirigerà verso l’Ucraina. Ma non è tutto qui, perché le montagne di scatoloni e beni sembrano non finire mai e il brulicare di volontari che aiutano Yurii, Taras, Don Aldo e molti altri vanno avanti e indietro come delle formiche in un formicaio, ordinando e sperando tutto quello che arriva: “Domani arriverà un tir – continua Yurii -, perché tutta questa roba dev’essere caricata e non bastano più pullman e camioncini, quindi ci siamo organizzati e domani chi sarà qui caricherà”.
Chi sarà qui, perché Yurii domani sarà già al confine e, una volta entrato, non lo attraverserà di nuovo per tornare in Italia, ma rimarrà nella sua terra: “Ho deciso che rimarrò lì a combattere, in ogni caso non mi farebbero attraversare nuovamente il confine – dice sorridendo -. So quello che faccio e so perché torno in là. Stanno uccidendo i civili, le bombe cadono sulle case, sugli ospedali, non si può restare qui e guardare. In là ho mia nonna, lei sta bene, ma comunque mi sento di dover rientrare in Ucraina e qui non ho una famiglia, quindi sono più leggero”.
Yurii sorride, il suo telefono non smette di suonare nemmeno per un minuto e parlare con lui è difficile, perché è diventato uno dei punti di rifermento in questi giorni per la comunità ucraina in Valle d’Aosta e anche per questa iniziativa di raccolta beni: “Oggi il mio telefono esplode, questa generosità non è scontata e mi commuove, commuove tutti noi. La gente ha portato quello che era richiesto e in quantità incredibile e continueremo a ordinare e caricare tutto finché c’è spazio”. Il via vai di auto e di gente è impressionante e verso sera si presenta anche il sindaco Gianni Nuti per sostenere Yurii, Don Aldo e i volontari, complimentandosi con loro e sorprendendosi a sua volta per la quantità di beni raccolti.
Oltre ai materiali e alle derrate alimentari sono richiesti anche i medicinali ed è qui che la parrocchia di Sant’Orso ha dato un altro, grande, contributo: “Don Aldo – spiega commosso Yurii – ha comprato con i soldi della parrocchia ben 7000 euro di medicinali e questo è un aiuto incredibile perché ce n’è un gran bisogno e non ho molte parole per descrivere questo gesto, solo dire che Don Aldo è una persona con un cuore incredibile”.
Per quanto riguarda la spedizione che partirà oggi, insieme a Yurii, ma i cui invii continueranno “finché ce ne sarà bisogno”, in questo caso in cima alla lista ci sono generi alimentari non deperibili, calze, giacche, materassini da campeggio, sacchi a pelo, torce e pile. È anche possibile inviare offerte per sostenere le spese dei medicinali e altri generi di prima necessità al seguente numero bancario: IT 60I0326801200053893342920 intestato alla Parrocchia di Sant’Orso e specificando nella causale: Offerta per Ucraina.
Oltre a questa iniziativa spicca anche quella di cui referente è Yuriy Dmytriyiv, raccolta per l’invio di cui si occuperà l’associazione Hospitallers, un’associazione ucraina non profit che fa assistenza sanitaria sul campo grazie alle donazioni dei sostenitori e agli aiuti di medici e paramedici volontari. Questo post su Facebook (che si può tradurre automaticamente in italiano) raccoglie tutte le informazioni per chi vuole fare una donazione. I materiali richiesti sono principalmente medicine, materiali ospedalieri da sala operatoria e barelle e partiranno il prima possibile, eseguita direttamente in Ucraina; la persona da contattare è Yuriy Dmytriyiv che può essere contattato al 3488201212.
4 risposte
Quello che fa Yuriy è da ammirare, un ragazzo che ha messo in movimento tutta la nostra bella Valle d’Aosta che ha risposto con questa grande generosità e anche velocità, ieri sera a S. Orso vedere i nostri valdostani venire a portare la roba e poi quel gruppo dei ragazzi sia della parrocchia sia loro amici a dare un mano d’aiuto era impressionante e commovente
Non penso sia corretto affermare che sono stati ammazzati 15mila civili da parte degli Ucraini. Sono morti sia unionisti Ucraini che separatisti filo-russi. Una guerra civile
bello. Quando gli Ucraini ammazzavano 15mila civili del Donbass durante 8 anni di bombardamenti tutta questa solidarieta’ pero’ non c’era.
Ma il comune di Aosta che fa? Sta a guardare e il Sindaco si complimenta per quello che fanno gli altri? Direi che si può fare di più…