Il mattone è considerato da sempre il bene rifugio per eccellenza, anche se il mercato immobiliare non è immune dalla crisi. Le compravendite di case in Italia sono in piena flessione, come attesta l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del territorio, che riporta un calo del 18,7 per cento nel primo trimestre del 2009 rispetto al primo trimestre del 2008. In questo contesto risalta ancora di più l’eccezione costituita dalle case situate in località turistiche, e in particolar modo in montagna. Il portale Casa.it ha diffuso i dati riguardanti l’acquisto e l’affitto di appartamenti e abitazioni nelle principali località montane.
Rispetto al 2008, le richieste di acquisto pervenute al portale sono aumentate del 44%, e quelle relative all’affitto del 17%. A guidare la classifica delle località più gettonate per acquistare una casa troviamo Ponte di Legno, seguita da Asiago e Ortisei. Courmayeur, unica località valdostana entrata nella “top ten”, ha raggiunto una rispettabile settima posizione, ma svetta incontrastata nella analoga classifica degli affitti, davanti a Ponte di Legno e Cortina d’Ampezzo.
Secondo Quotidianocasa.it la responsabilità del calo di compravendite è da attribuire alla stretta creditizia, che sottrae ossigeno al mercato.
Di conseguenza, poiché chi acquista seconde case ricorre ad un mutuo con meno frequenza, le località turistiche sono parzialmente al riparo dalle attuali difficoltà del mercato immobiliare. Ma secondo alcuni è solo questione di tempo prima che l’onda lunga della recessione lambisca anche questo genere di investimenti, considerati più sicuri. Già nel corso del prossimo anno, sostiene Guido Lodigiani, dell’Ufficio studi Gabetti, consultato a tale proposito da "Il Sole 24 ore", il valore del “portafoglio di seconde case” degli italiani dovrebbe scendere del 10 per cento.
Secondo Quotidianocasa.it la responsabilità del calo di compravendite è da attribuire alla stretta creditizia, che sottrae ossigeno al mercato.
Di conseguenza, poiché chi acquista seconde case ricorre ad un mutuo con meno frequenza, le località turistiche sono parzialmente al riparo dalle attuali difficoltà del mercato immobiliare. Ma secondo alcuni è solo questione di tempo prima che l’onda lunga della recessione lambisca anche questo genere di investimenti, considerati più sicuri. Già nel corso del prossimo anno, sostiene Guido Lodigiani, dell’Ufficio studi Gabetti, consultato a tale proposito da "Il Sole 24 ore", il valore del “portafoglio di seconde case” degli italiani dovrebbe scendere del 10 per cento.