Il Consiglio comunale di Courmayeur, ieri, ha approvato all’unanimità la delibera di richiesta di deroga della legge regionale per il progetto della nuova funivia “Col Chécrouit – Cresta d’Arp”, presentata dall’assessore all’Urbanistica e Opere pubbliche Alberto Motta. Richiesta di deroga legata agli ambiti inedificabili del Comune di Courmayeur per il posizionare il pilone di sostegno del nuovo impianto funiviario. Ma, in sé, nasconde tutte le perplessità di chi amministra il Comune ai piedi del Monte Bianco.
La delibera evidenzia che “l’opera è necessaria per la salvaguardia di rilevanti interessi economici e sociali, in particolare gli impianti di Youla ed Arp attualmente non rispondono alle esigenze di sviluppo e fruibilità del comprensorio, in un nodo nevralgico per il comprensorio, e per le attività ad esso collegate che vivono dell’indotto prodotto dal buono stato delle piste e degli impianti”.
Però, si diceva, ci sono delle perplessità “sulla tipologia di impianto e la scelta fatta a monte, in particolare sulla portata di 1200 persone ora che si traduce in 1000 persone reali – ha spiegato in aula il Sindaco Roberto Rota –. Questo, in ottica di un ampliamento significa creare un ‘collo di bottiglia’. Seconda perplessità che manifestiamo è il collegamento che da Cresta d’Arp bisogna fare per percorre la pista di Youla”.
La controproposta della telecabina
“Negli ultimi due anni questo percorso è stato fatto e allestito, la pista è stretta, potrebbe essere migliorata certo, ma la larghezza rimarrà quella – ha aggiunto Rota –. È una pista lunga che rischia di creare una situazione di disagio, come quella vissuta per anni, al ponte degli Egiziani, con l’aggravante di essere molto più lunga. Rischiamo quindi di creare un impianto che va a servire al 90% solo il fuoripista, facendo perdere agli sciatori la possibilità di fare la Youla. Questi aspetti ci hanno fatto riflettere e se questa fosse l’unica possibilità non potremmo che accettarla. Oggi riteniamo però che possano esserci altre valutazioni”.
Infatti, dice il Primo cittadino: “A parere nostro si potrebbe pensare ad una telecabina, con partenza in fondo alla pista di Comba Moretta, con una lunghezza inferiore e un costo inferiore. La telecabina avrebbe una portata comunque superiore rispetto alla funivia. Ci permetterebbe l’utilizzo pieno della pista di Youla e un utilizzo più lungo nel corso della stagione. Questi sono i dubbi e le proposte che abbiamo presentato come Giunta alla società degli impianti a fune. Una riflessione sull’alternativa proposta e sulla possibilità tecnica speriamo sia fatta dalla la società e dal socio di maggioranza”. Ovvero dalla Regione.
Dai banchi dell’opposizione la consigliera Sara Penco, di Esprit Courmayeur, ha commentato: “Siamo favorevoli alla delibera perché sono opere necessarie e strategiche e questo atto è importante perché potremmo garantire le attuali esigenze di sviluppo del comprensorio nella parte alta e verso la Val Vény”.
Rota ha colto lo spunto della collega di minoranza: “L’incontro con Funivie è stato positivo, con uno scambio che guarda al futuro, abbiamo chiesto di aprire anche la funivia della Val Vény e a breve ci daranno risposte”.