Motel Woodstock
Quando la trama di un film hollywoodiano può essere sintetizzata in dodici parole si tratta o di un capolavoro o di un'opera così scontata che già alla fine dei titoli di testa si comincia a pensare alla pizza che ci aspetta dopo il cinema (con i DVD il problema ovviamente non si pone).
La trama di "Motel Woodstock"? Eccola qui: ragazzo diventa adulto trovandosi inaspettatamente coinvolto nell'organizzazione del Festival di Woodstock. E purtroppo, nonostante la presenza di Ang Lee alla regia, non si tratta di un capolavoro.
Con il grande equilibrio che gli è proprio, però, il regista premio Oscar di "Brokeback Mountain" e "La tigre e il dragone", ci mette tutto il suo talento e la sua premura nel tentare di alleggerirci le spalle dal peso di un soggetto scontatissimo e mal gestito dallo sceneggiatore James Schamus. Ci sono infatti momenti – i migliori del film – nei quali si smette di ascoltare le banalità a effetto che i personaggi si dicono per concentrarsi sulla trama nascosta intessuta da Lee al di sotto delle vicende della narrazione. Ad esempio, la forza con la quale rende il personaggio di Wilma, il travestito incarnato da Liev Schreiber; o il continuo riandare del protagonista Eliot da casa dei suoi genitori all'area del concerto, senza arrivarci mai davvero; oppure la vitalità inquieta che mette Emile Hirsch ("Into the Wild") nella carcassa del giovane reduce del vietnam che non trova più il suo posto nella società. Per il resto, poco da ricordare.
Per saperne di più su Woodstock
Woodstock (U.S.A., 1970)
Diretto da Michael Wadleigh, citatissimo da sempre perché il regista della seconda unità e assistente montatore è un Martin Scorsese ai suoi esordi e premio Oscar per il miglior documentario, "Woodstock" è quello che oggi definiremmo il "film ufficiale" della 3 giorni di pace, amore e musica.Rivisto 40 anni dopo, stupisce per la legnosità della sua impostazione, come se gli strumenti utilizzati da Wadleigh (lo split-screen in testa) più che coglierla imbrigliassero la spontaneità, la sregolata libertà di un raduno che così appare mitico solo nel ricordo di chi per ragioni anagrafiche non avrebbe mai potuto parteciparvi. Rimane soprattutto come testimonianza di quanto successe sul palco in quei tre giorni. Disponibile in dvd Warner Home Video