Al Quirinale la cerimonia del premio Saint-Vincent che ha celebrato il sessantesimo compleanno

Due menzioni speciali a Giulio Andreotti e a Pietro Ingrao. Napolitano: “Oggi sottolineiamo la diversità di voci che deve esistere per un’informazione libera”. Fra i valdostani premiati Mario Pogliotti, alla memoria, e Livio Forma.
Da sinistra Andreotti, Rollandin, Napolitano
Società

Il Premio Saint-Vincent di giornalismo, nella sua edizione 2009, ha celebrato il sessantesimo compleanno. E come di consueto lo ha fatto al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha concesso, come avviene dal 1957, l'Alto patronato. Un compleanno per quello che molti hanno definito il premio Pulitzer italiano e in cui è stata messa al centro l'importanza del pluralismo dell'informazione come garanzia fondamentale per la libertà di stampa. "Oggi sottolineiamo la diversità di voci che deve esistere per un'informazione libera – ha detto Napolitano durante la cerimonia – l'esistenza di una stampa libera è il discrimine fra dispotismo e democrazia".

Il premio Saint-Vincent, promosso dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, dall'Ordine dei Giornalisti, dalla Federazione nazionale della stampa italiana e dal Casinò de la Vallée, ha voluto offrire un riconoscimento speciale a due protagonisti della vita politica e del mondo dell'informazione in questi ultimi 60 anni di storia in Italia: si tratta del Senatore Giulio Andreotti e dell'On. Pietro Ingrao, il cui premio è stato ritirato dal figlio Guido.
Il Premio Saint-Vincent – ha dichiarato il presidente della Regione, Augusto Rollandin – oggi con questi premi speciali al sen Andreotti e all'on. Ingrao ha voluto sottolineare come da posizioni opposte si possa fare un grande lavoro per far crescere quella che è la nostra partecipazione, quella che è la voglia di discutere di dialogare per trovare sempre un compromesso che è sempre la base di tutto.

La consegna delle Grolle d'Oro ha avuto invece come scenografia il museo di San Giovanni dei Fiorentini a Roma. Sono stati dunque premiati Emilio Carelli, Paolo Rumiz, Claudio Pagliara, Rosaria Capacchione, Fiorenza Sarzanini, Olivo De Leon, Maurice Le Moine. Fra loro anche uno dei volti più noti dei giornalisti Mediaset, Tony Capuozzo.

Il Premio per la Comunicazione della Regione Autonoma Valle d'Aosta è andato a Massimo Gramellini, mentre il pennino d'oro dell'Ordine dei giornalisti stato attribuito alla memoria di Mario Pogliotti. Un riconoscimento con la Targa d'Argento dell'Associazione stampa valdostana a Livio Forma, voce storica della Rai e della trasmissione "Tutto il calcio minuto per minuto". "Per me è un'emozione molto grande – ha dichiarato Livio Forma – perché insieme a me è stato premiato alla memoria Mario Pogliotti che è stato il mio capo redattore è stata la persona a cui io devo quasi tutto perché è stato lui che alla redazione regionale di Aosta mi ha lanciato in campo nazionale e internazionale come radiocronista".

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