Festa doveva essere e festa è stata lungo i sentieri che da Châtillon portano al Monte Zerbion. La prima edizione dell’evento ideato da Montagnesprit, Dennis Brunod, Brunod Brunod e Jean Pellissier, ha fatto il pieno di iscritti, oltre che di tifosi e appassionati che si sono incamminati lungo i sentieri ripidi e impegnativi che hanno messo a dura prova anche i migliori interpreti della disciplina.
I grandi favoriti della vigilia non hanno tradito le aspettative. Le prime firme sull’albo d’oro sono di Fabiola Conti e Luca Del Pero (22 chilometri), Meg Mackenzie e Nicolò Lora Moretto (18 chilometri), Camilla Magliano e Daniel Antonioli (9.5 chilometri) e Clizia Vallet ed Erik Brunod (5.5 chilometri).
Nella Skyrace di 22 chilometri tempo strepitoso per Fabiola Conti che domina la prova femminile in 2 ore 46’55”, dopo essere transitata in cima allo Zerbion in 1 ora 53’11”. Ha preceduto l’americana Hillary Gerardi (2 ore 58’36”) e Chiara Giovando (3 ore 01’09”). Nella gara maschile Luca Del Pero si è imposto in 2 ore 27’02”, davanti a Sergio Bonaldi (2 ore 29’05”) che era transitato in testa sia al passaggio di Nissod sia a Tsesallet, per poi cedere il comando della gara appena sotto lo Zerbion. Terzo gradino del podio per Gianluca Ghiano (2 ore 33’28”).
“Volevo esserci e volevo fare una bella gara”, ha dichiarato Fabiola Conti. “Lo Zerbion è una delle montagne simbolo della Valle d’Aosta. Una manifestazione fantastica, faccio i complimenti a chi ha deciso di mettere l’ultimo tratto verticale in cima, davvero tosto. Sono felice, ci tengo sempre a gareggiare in questa regione”.
Soddisfatto anche Luca Del Pero: “Quando è iniziata la parte più impegnativa ho aumentato l’andatura ed è lì che ho fatto la differenza, è andata bene a me. Ho trovato moltissima gente sul percorso, che ci ha dato la giusta carica per affrontare questa gara davvero bella e impegnativa”.
La 18 chilometri (Skyrace) femminile è stata vinta dalla sudafricana Meg Mackenzie in 2 ore 09’32”, a precedere Giulia Zanovello (2 ore 26’51”) e Angelica Bernardi (2 ore 31’26”). In campo maschile successo di Nicolò Lora Moretto in 1 ora 50’58”, con secondo e terzo gradino del podio per Giuseppe Della Mea (1 ora 52’34”) e Manuel Bosini (1 ora 52’59”).
Camilla Magliano si è imposta in modo netto nella prova Vertical di 9.5 chilometri. Ha chiuso in 1 ora 52’12”, davanti alla francese Corinne Favre (2 ore 03’13”) e a Charlotte Bonin (2 ore 05’37”). L’alpino Daniel Antonioli si è aggiudicato la gara maschile in 1 ora 38’53”, seconda posizione per lo svizzero Emmanuel Vaudan (1 ora 41’40”) e terza per Henri Grosjacques (1 ora 41’51”).
Nella 5.5 chilometri giovani podio femminile formato da Clizia Vallet (52’48”), Julie Bagnod (1 ora 01’05”) e Letizia Bochicchio (1 ora 01’06”). La gara maschile è stata vinta da Erik Brunod in 44’26” su Davide Gadin (46’53”) e Tobia Pertusini (47’04”). In gara anche i diversamente abili Francis Desandré, Milena Béthaz e Luca Crestanello.
Il traguardo volante di Nissod è stato vinto da Camilla Magliano (44’00”) e Sergio Bonaldi (38’26”), il premio speciale riservato ai più veloci nel tratto in salita Lévò Tsesallet – Monte Zerbion (1.8 chilometri, 1.000 metri di dislivello positivo) è andato a Fabiola Conti (49’56”) e Henri Grosjacques (43’50”), mentre i più veloci in discesa (dalla vetta a Châtillon) sono stati Fabiola Conti (53’43”) e Ahmed El Mazoury (44’35”).
Nel pomeriggio spazio alla grande festa dei bambini, un’avventura intorno a Châtillon in cui tutti sono stati protagonisti in egual maniera. Nessun cronometro, nessuna classifica, una divertente prova che ha coinvolto 95 giovani promesse del trail running.
“Cullavamo il desiderio di organizzare subito una grande manifestazione, a iniziare dalla prima edizione”, hanno commentato soddisfatti gli organizzatori. “Siamo felicissimi della risposta degli atleti, dei feedback ricevuti e della grande partecipazione di pubblico lungo il percorso. Era quello che volevamo, ci piaceva l’idea di andare oltre la semplice gara. Tifo, festa, balli e canti hanno accompagnato per tutto il giorno i concorrenti, in una giornata caldissima. Il bilancio è senza dubbio positivo, abbiamo lavorato un anno a questo evento ed è grazie alla squadra, ai volontari e a tutti i nostri partner. Ora non ci resta che dare appuntamento al 2023: il Monte Zerbion tornerà, questo è certo”.