La riconferma di Ramira Bizzotto, eletta segretaria regionale, è arrivata sabato 28 maggio al 18° Congresso UIL Valle d’Aosta organizzato ad Aosta presso la sala convegni della BCC valdostana.
Per i prossimi quattro anni Ramira Bizzotto sarà alla guida del sindacato che in Valle d’Aosta sta raggiungendo i 3.000 iscritti. Eletta anche la segreteria regionale, che diventa più “snella” passando da cinque a tre membri. Oltre a Bizzotto, la nuova segreteria è così composta: Giuseppe Ecora e Piero Padalino. Nel ruolo di tesoriera resta Giovanna Frison.
Durante il Congresso si è parlato di lavoro, libertà, democrazia ed equità sociale. Nella sua relazione, la segretaria regionale UIL ha prospettato un “futuro difficile da affrontare”. “Con la pandemia tutte le certezze sono state annullate”, poi “siamo piombati nell’incertezza con la guerra in Ucraina”.
Due campagne significative verso cui l’organizzazione sindacale rivolge il suo interesse sono la stabilità lavorativa per contrastare il precariato e zero morti sul lavoro. La segretaria ribadisce più volte la necessità di “tenere alta l’attenzione sulla sicurezza e sulla vita dei lavoratori”.
“Aprendo le proprie sedi ai giovani, la UIL sta dimostrando di essere un sindacato moderno. Bisogna investire sui giovani e sulle scuole professionali, seconde a nessuno. È imprescindibile che anche a scuola venga insegnata la sicurezza sul lavoro”.
Sul tema della sicurezza interviene anche il Direttore generale INAIL VdA Giuseppe Villani. “Quest’anno la Valle d’Aosta conta già due infortuni mortali sul lavoro. Lo scorso anno ce ne sono stati quattro”. Aggiunge inoltre, analizzando i dati generali, che “l’incidenza maggiore degli infortuni in Valle d’Aosta avviene nella pubblica amministrazione, mentre altrove è il settore dell’edilizia quello più colpito”. È proprio nell’edilizia, secondo la sindacalista Bizzotto, che la sicurezza e salute vengono “anteposti tempi del cantiere e profitto”.
Al centro dell’azione UIL c’è la donna. Ramira Bizzotto evidenzia la disparità retributiva tra uomini e donne a svantaggio di queste ultime. Erge a esempio la società matriarcale delle famiglie Moso, in Cina. “Una società democratica ed egualitaria in cui non c’è un concetto di proprietà dell’altra persona, dove la violenza domestica non esiste e nessuno è proprietario di nessuno”.
L’ultimo intervento della giornata è toccato a Ivana Veronese, segretaria nazionale UIL. “Ho preferito venirvi a trovare, sedermi e ascoltare”.
“Aosta, nei siti turistici, è la città nota nel nostro Paese per le porte. Sono porte che negli anni hanno perso i loro battenti e sono oggi archi. Qui ad Aosta la UIL ha porte per accogliere e non serramenti per rinchiudersi”. Quello di “aprirsi” è il suggerimento che la segretaria Veronese lascia ai presenti.