I comuni potranno accedere ai contributi della legge regionale 5/2001 anche per le spese finalizzate all’installazione e alla gestione dei sistemi di monitoraggio di fenomeni valanghivi, idraulici e franosi.
A stabilirlo è una delibera, analizzata dalla Giunta regionale e che andrà ora all’esame del Cpel.
“La Regione – spiega l’Assessore alle Opere pubbliche Carlo Marzi – intende quindi dare attuazione anche alle indicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri che il 17 febbraio 2021, durante l’esposizione del programma di legislatura, ha fatto espresso riferimento alla necessità di impiegare tecnologie avanzate e predittive per la tutela del territorio. La continuità dei flussi finanziari ai comuni per la mitigazione del rischio idrogeologico è una delle priorità per questa Amministrazione e che sono in arrivo nuove risorse finanziarie, anche dallo Stato, per la prosecuzione e il completamento di altri interventi di mitigazione dei rischi naturali che, nei prossimi mesi, andranno ad assommarsi a nuove risorse regionali”.
La proposta di deliberazione prevede in particolare che i Comuni nel momento in cui installano un sistema di monitoraggio possano richiedere un contributo alla Regione a copertura delle spese di investimento sostenute nella misura del 95% per importi inferiori a 150.000 e del 90% per gli importi superiori, nei limiti degli stanziamenti disponibili.