“Non mi resta che augurare loro bonne chance”. Così Marialice Boldi commenta la scelta di ieri sera dell’Uv di andare avanti a 18.
Decisione che la segretaria della Lega Valle d’Aosta spiega averli colti di sorpresa. “Per la seconda volta l’Uv decide di mettere all’angolo la forza che ha vinto le elezioni”.
Ritorna sui due mesi di trattative con gli undici autonomisti per dire: “Noi più di così non potevamo fare. Abbiamo dimostrato di esser collaborativi e disposti a rinunciare alle poltrone. Eravamo pronti ad andare a governare non tanto per la voglia di occupare delle postazioni, ma perché riteniamo che la Valle d’Aosta meriti un qualcosa di diverso dall’immobilismo visto in questo anno e mezzo. Freni messi da tutte le parti, perché una forza vuole una cosa e l’altra un’altra, appetiti dei singoli da accontentare”.
Gli autonomisti erano riusciti a strappare al Carroccio entrambe le presidenze, della Regione e del Consiglio, oltre alla conferma di quattro posti in Giunta. Altrettanti sarebbero andati alla Lega Vda.
“Evidentemente a loro non bastavano. Dovevano accontentare troppa gente. Certo, noi non potevamo avere solo le briciole, anche perché abbiamo delle persone competenti che meritano di sedere in determinate posizioni”.
Le poltrone, per la segretaria della Lega Vda, sono le ragioni che hanno spinto l’Uv a non cambiare nulla.
“Ho amici nell’Union e tutti mi hanno sempre detto che speravamo di poterci vedere al governo. Non credo che i cittadini siano contenti di questa decisione. Questo tirare a campare non fa bene alla Valle d’Aosta”.
Dalla segretaria della Lega Vda arriva quindi una promessa agli autonomisti. “Se finora abbiamo fatto un’opposizione morbida d’ora in avanti sarà molto dura. Faccio loro tanti auguri e vediamo cosa succede”.