Domenica 26 giugno, in occasione del mese del Pride, la libreria Briviodue ospiterà i seguitissimi @papaperscelta – solo su Instagram contano più di duecentomila followers – per la presentazione del loro libro “Quattro uomini e una stella”. I due papà sono Christian De Florio e Carlo Tumino, una coppia di nome e di fatto, diventati papà per scelta di due gemelli eterozigoti, nati da una maternità surrogata negli Stati Uniti. Nel loro libro raccontano l’avventura di essere genitori, la quotidianità della loro famiglia al contempo straordinaria e normalissima e il percorso che li ha portati a compiere questa scelta.
L’incontro prenderà il via nella piazzetta della libreria alle 17, per partecipare è necessario prenotarsi contattando il numero 3466286717.
A moderare l’incontro sarà l’assessore all’Istruzione, Cultura e alle Politiche giovanili del comune di Aosta, Samuele Tedesco.
Sarà possibile seguire la presentazione anche tramite una diretta Facebook.
Il libro
“Sebastian che vuole accarezzare le formiche, Julian che telefona a Lady Gaga chiedendole di portare la pappa, le visite dello zombi Clumsy e della mosca Rodolfo, i frequenti viaggi negli Stati Uniti per mantenere vivo il rapporto con il ramo americano della famiglia, ma anche le notti passate a lavorare e ad accertarsi continuamente che i bambini stiano bene. E poi le domande difficili, quelle che ti costringono a cercare le parole per rispettare la promessa che ci si è fatti: dire sempre la verità. Istanti di irripetibile ed emozionante normalità che Christian De Florio e Carlo Tumino catturano con sguardo lucido e gioioso, nonostante ci sia ancora chi li considera degli egoisti, dei disobbedienti, dei ribelli che hanno sovvertito le regole naturali di procreazione sulle quali – secondo qualcuno – si basa davvero ciò che chiamiamo famiglia. Sì, perché Carlo e Christian sono i papà di due bambini nati da una maternità surrogata negli Stati Uniti, visto che in Italia le coppie come la loro non possono nemmeno candidarsi per l’adozione.
In questo libro ci raccontano non solo la quotidianità della loro famiglia, al contempo straordinaria e normalissima, ma anche il percorso che li ha portati a coronare il sogno della genitorialità: la maturazione come coppia, l’unione civile, la scelta di ricorrere alla maternità surrogata negli Usa, Paese con una solida legislazione in materia, e l’incontro con Krista grazie al quale sono nati Juju e Seba. “Dire la verità ai nostri figli è come regalargli una bussola” raccontano, “e quando un giorno si allontaneranno per cercare la loro verità o si perderanno dietro le verità distorte che qualcuno proverà a raccontargli, quella bussola li porterà al punto di partenza. Quel luogo si chiama ‘amore’ e sono secoli che se ne frega delle cattiverie, delle malelingue, delle battute da bar dello sport. Sono secoli che passa e se ne infischia, abituato a guardare altro e oltre.”