“Tempistiche offensive“. Così Cgil, Savt, Conapo e Sivder nell’annunciare il proseguo dello Stato di agitazione del comparto unico, a seguito del mancato accordo sull’iter per arrivare al rinnovo del contratto collettivo per oltre 5000 lavoratori dell’Amministrazione regionale e degli enti locali valdostani. Questa mattina i sindacati hanno incontrato la Regione nel secondo tentativo di conciliazione.
Rispetto ad una prima proposta, l’Amministrazione ha messo sul tavolo la volontà di arrivare con le prime direttive sugli aspetti economici del contratto entro il 30 settembre.
“Per noi le due parti, economica e giuridica, devono andare insieme” evidenzia Igor De Belli della Cgil Funzione pubblica. “Abbiamo preteso di riuscire ad arrivare entro ottobre ad un’ipotesi del contratto collettivo. Questa richiesta non ci è stata concessa. Riteniamo che i 5000 lavoratori, soprattutto le categorie più fragili, abbiamo bisogno di risposte urgenti”.
Da tempo i sindacati avevano chiesto alla Regione di aprire il confronto sul rinnovo del contratto. “Ci siamo arrivati aprendo lo stato di agitazione e comunque ci siamo arrivati tardi.”
A livello nazionale, la stagione dei rinnovi contrattuali è in fase molto avanzata. Anche nelle altre regioni a statuto speciale la contrattazione è partita.