Simone Corsini e Marta Wenta vincono il Gran Trail Courmayeur

A mettere la firma sulla gara regina è stato Simone Corsini che conquista la GTC100 con il tempo di 15h10’04”. Al femminile domina la polacca Marta Wenta che chiude con un impressionante ottavo posto assoluto. Vittoria con "giallo" nella GTC55 mentre nella GTC30 Nicola polverizza il record di Cheraz.
Simone Corsini vince il Gran Trail Courmayeur 2022
Sport

Simone Corsini vince la decima edizione di un Gran Trail Courmayeur da ricordare, andato in scena ai piedi del Monte Bianco con le sue tre gare: GTC100, GTC55 e GTC30.

GTC100: Simone Corsini e Marta Wenta sono i signori della gara regina

A mettere la firma sulla gara regina è stato Simone Corsini che, dopo il quinto posto al TOR330 – Tor des Géants ed il secondo posto nella GTC55 dell’anno scorso, si migliora e conquista la GTC100 con il tempo di 15h10’04”. Alle sue spalle Massimo Paladin, staccato di 28 minuti tondi, e terzo Edoardo Curreri in 16h29’41”.

La gara fin dagli inizi ha vissuto con in testa un quartetto formato da Corsini, Paladin, Dino Melzani ed Edoardo Curreri. Pian piano il gruppo ha iniziato a sfaldarsi, staccando Curreri (prima del Rifugio Elisabetta) e subito dopo perdendo Melzani, ritiratosi al Rifugio Maison Vieille. Corsini ha poi incrementato il suo vantaggio dopo il Pavillon di Skyway Monte Bianco, per poi concludere in solitaria.  “Una gara dura, con dislivelli importanti, sono contento però di aver vinto anche in ottica TOR330 a settembre”, ha commentato il vincitore.

Diversa la gara femminile, dove Marta Wenta, polacca residente in Germania e quest’anno vincitrice della Dolomite Extreme Trail da 103 km, è subito partita fortissima incrementando man mano il suo vantaggio sulle inseguitrici. Alla fine ha ottenuto un impressionante ottavo posto assoluto in 17h17’36”, con un margine abissale sulle altre donne sul podio. Seconda, infatti, è arrivata Marta Viganò (terza alla GTC55 dell’anno scorso) in 18h58’49”, e terza, in rimonta, Lisa Borzani in 19h21’32”.

GTC55: per Moreno Sala vittoria con giallo, Melissa Paganelli vince in rimonta

Vittoria con giallo, come il colore del pettorale, alla GTC55: il primo a tagliare il traguardo è stato Fabio Congiu con appena 12 secondi di vantaggio su Moreno Sala ma, a causa di un errore sul percorso sotto il Rifugio Elisabetta, viene penalizzato e finisce terzo. Per Sala, quindi, vittoria in 6h29’04”, con al secondo posto Antoine Kauffmann in 6h41’28” e, come detto, Congiu in 6h49’04”. L’errore commesso ha coinvolto diversi atleti, motivo che ha spinto la Direzione di gara a comminare una penalità di 20 minuti agli uomini e di 25 alle donne, stimando il tempo che avrebbero impiegato per percorrere il tratto di gara. Cambia così, quindi, anche il podio femminile.

A vincere in rimonta è stata Melissa Paganelli – habituée delle gare di VdA Trailers tra le quali spicca il suo secondo posto l’anno scorso al TOR330 – Tor des Géants – in 7h49’50”, superando con un colpo di coda negli ultimi chilometri Susanne Zahlauer (7h52’01”). Ilaria Lo Prete, terza al traguardo, paga lo scotto dell’errore di percorso e cede la terza piazza a Natalie White (8h10’28”).

“Mi sono iscritta a questa gara all’ultimo, perché ho fatto una 100 km la scorsa settimana e ne avrò una la prossima, quindi mi sembrava un buon allenamento – spiega Paganelli quasi impassibile davanti alla vittoria -. I paesaggi sono incredibili, impossibile non fare foto. Durante la corsa ho provato a tenere il mio passo, Susanne Zahlauer ne aveva di più in salita ma man mano ho recuperato lo svantaggio e l’ho superata dopo  l’ultimo ristoro”.

GTC30: Francesco Nicola fa segnare il nuovo record, Meg Mackenzie la spunta su Margherita De Giuli

Incredibile la prova di Francesco Nicola, in dominio fin dai primi chilometri. Il 26enne, di recente secondo al Trail Oasi Zegna, ha fatto registrare il nuovo record della corsa, abbassandolo di quasi 5 minuti rispetto al precedente primato appartenente a Davide Cheraz dell’anno scorso.

Il cronometro si è infatti fermato dopo 2h52’06”, con oltre 10 minuti di vantaggio sul belga Ben Bauters (3h06’04”) e sul terzo classificato, Mattia Reggidori (3h11’37”). “Non mi aspettavo neanche io di realizzare questo tempo – commenta all’arrivo Nicola -, anche perché sapevo che il record era di Davide Cheraz, non propriamente uno lento. Non capita spesso di correre con un panorama ed una giornata così, è stato molto bello l’ingresso in paese in mezzo a tanta gente”.

Emozionante il finale della gara femminile. Meg Mackenzie l’ha spuntata sul Margherita De Giuli ed Elisa Sihvola: la sudafricana residente a Chamonix con l’undicesimo tempo assoluto ha chiuso in 3h30’31”, con appena 16 secondi di vantaggio sull’italiana e quasi 11 minuti sulla finlandese. “Mi sono resa conto dell’arrivo ravvicinato della seconda appena dopo aver tagliato il traguardo – racconta Mackenzie. È la prima volta che provo questa gara ed è stupenda, anche se molto dura. Sicuramente tornerò”.

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