Con la stagione autunnale oramai vicina e l’ombra del caro energia a gravare sulle spese di luce e riscaldamento, sono molteplici i timori espressi non soltanto dalle famiglie valdostane ma anche dagli enti locali che provvedono al loro sostegno. Nonostante a oggi non siano di fatto aumentate le richieste pervenute ad associazioni che, come la Caritas diocesana, si occupano di garantire ai residenti beni primari e autonomia sociale, rincari e aumenti non possono che destare preoccupazione.
Una paura crescente
Una delle questioni maggiormente assillanti in vista dell’imminente avvio dell’autunno e del conseguente abbassamento delle temperature medie riguarda proprio la necessità di acquistare risorse come gas, legna e pellet funzionali al riscaldamento della propria casa.
“Generalmente i nuclei bisognosi di aiuto hanno alle spalle bollette dalle cifre già di per sé molto alte, rese tali da cattive abitudini, pessimi sistemi di isolamento dall’esterno o scarsa attenzione all’uso degli elettrodomestici – osserva Andrea Gatto direttore della Caritas -. Attualmente ci troviamo in attesa di capire che cosa potrà succedere in futuro nonché costantemente in dialogo con servizi sociali e amministrazione pubblica nei quali speriamo per lo stanziamento di fondi e agevolazioni a sostegno delle famiglie”.
Servizi e costi
Lo spropositato innalzamento dei costi di energia e materie prime spaventa non soltanto i cittadini ma anche la stessa Caritas, costretta a sostenere ingenti spese per garantire a coloro che li richiedono la piena disponibilità e il pieno funzionamento dei differenti servizi offerti.
“A oggi contiamo circa settanta volontari impegnati nella gestione delle numerose offerte che proponiamo ai più bisognosi, dal centro di ascolto nel quale possono condividere fatiche e oneri alla raccolta e al recupero di abiti e mobili, sino ad alcuni nuovi progetti di microcredito e inserimento lavorativo tramite tirocini e stage – prosegue Gatto -. A scapito dell’apprezzamento riscontrato per tali iniziative, sono le nostre due strutture di accoglienza notturna e la nostra mensa ad attrarre il maggior numero di persone nonché, nostro malgrado, a registrare le spese di manutenzione, riscaldamento e approvvigionamento maggiori”.
L’appello di Caritas
Come sempre fiducioso nella generosità dei valdostani, Gatto ha voluto lanciare un appello a nome di tutta Caritas affinché gesti di altruismo e piccoli pensieri verso i concittadini in difficoltà non vengano dimenticati e affinché continui il buon flusso di offerte e avvicinamenti all’associazione tramite volontariato.
“Negli ultimi anni la certezza del servizio e dell’impegno del nostro ente ha saputo portare a una generale crescita delle donazioni, incrementatesi ulteriormente in situazioni di emergenza quali la pandemia e il recente conflitto in Ucraina – conclude il direttore -. È soltanto grazie all’altruismo e alla gentilezza dei valdostani che siamo in grado di garantire un servizio continuo e quanto più possibile mirato che auspichiamo di poter continuare a offrire anche nei prossimi anni e anche a scapito delle problematiche economiche di questi tempi sempre maggiormente pressanti”.