Rien ne va plus. La Regionale delle batailles de reines ha le sue 212 protagoniste, i nomi delle tre fortunate che domenica 23 ottobre si ergeranno a regine delle bovine valdostane. A Gressan domenica 9 ottobre è andata in scena l’ultima eliminatoria della stagione, quella da “dentro o fuori”, quella che per numeri e per clima fa già pensare alla Regionale. Anche la qualità non manca: a leggere i nomi delle casate che hanno “piazzato” in questa domenica di pioggia e voglia di castagne viene la pelle d’oca. C’è il gotha dell’allevamento valdostano, e l’Envers è (giustamente) al centro del mondo. Tutto come da programmi, o quasi. La “notizia”, per certi versi, è che nella domenica dove 218 bovine si sono date battaglia per quasi sei ore davanti a un pubblico attento succede che due allevatori che non avevano mai classificato una loro protetta entrino nel novero dei fortunati che andranno alla Croix-Noire.
Terza categoria, semifinale con sorpresa
Iniziamo dal terzo peso, non perché in questa categoria si nascondano informazioni di più importante caratura ma proprio perché qui, tra le leggere, succede quello che capita raramente e che in pochi – per non dire nessuno – pronosticavano in una domenica di così alta qualità. E invece Marcello Glassier con la sua Briga e Mirko Rosset con Bandit fanno quello che non avrebbero dovuto fare: superare fior di turni, vincere i rispettivi quarti di finale e andare alla Croix-Noire. Poco importa che le loro regine, nel penultimo combat di giornata, si siano dovute arrendere rispettivamente alla neo reina Monella di Leo Voyat e alla vice Regis di Stefano Pepellin: arrivare nelle quattro era un sogno, realizzatosi nella giornata più incredibile della stagione.
Storie diverse, quelle di Marcello e Mirko: il primo è conosciuto come giocatore di rebatta (e in un passato neanche troppo lontano era un calciatore di buon livello), il secondo in primavera ha detto addio al papà Augusto e ora – a distanza di sei mesi – gli tributa un giusto riconoscimento. Cosa accomuna Monella, Regis, Briga e Bandit? L’essere nuove di zecca, e non è male per un concorso da 82 combats. Il ricambio generazionale, tra le regine, è un dato di fatto.
Una prima categoria da leccarsi i baffi
Siamo partiti dalla terza categoria, ma per onor di cronaca (e palmares) il racconto dell’ultima eliminatoria dell’anno sarebbe dovuto partire dalla prima categoria, dove a vincere è stata Victoire di Gildo Bonin. Dov’è la notizia? E’ la seconda qualificazione dell’anno per i Bonin, che alla Regionale avranno 3 regine (una è in carica), e tanto basta per raccontare che annata strana sia stata. Ma se nella stalla di Les Iles di Gressan chiamano una reina Victoire c’è da “preoccuparsi”: prima qualificazione della carriera, primo bosquet, magari davanti casa, ma questa bovina è destinata a fare strada. Lo confermano le ultime 2 reines che ha eliminato a Gressan: in finale Samba di Neal Gerbelle, regina a Fénis l’anno scorso, in semifinale una certa Venise dei Clos.
A questo punto chi conosce le reines si alzerà in piedi e si chiederà se chi scrive ha preso una cantonata o semplicemente è in preda a un attacco di romanticismo da reines. Niente di tutto ciò: la terza classificata di Gressan si chiama davvero Venise ed è dei Clos. Stesso nome della nonna Venise, tre volte reina regionale nei primi anni del nuovo millennio, autrice di uno dei duelli epici di questa passione, quello con Guerra di Michele Bionaz.
La nuova Venise ha perso in semifinale con Victoire, e chissà se avrà il talento per rifarsi. L’altra semifinalista di giornata è Diane di William Guala, allevatore che – un pezzo alla volta – ha costruito un 2022 da record con ben 5 qualificazioni: quella di Diane è la prima, ma solo per la bovina.
Terminiamo con la seconda categoria: se i Bonin hanno vinto in prima La Borettaz si è imposta tra i pesi mesi, pareggiando il conto tra due delle famiglie di più grande tradizione del paese dell’Envers. Ardita ha esperienza da vendere: regina nel 2019 a Jovençan, l’anno scorso in prima categoria era stata terza a Charvensod. Questa volta va fino in fondo, e per vincere il bosquet ha dovuto saggiare le corna di Tormenta di Edy Viérin, una novità di giornata di ottima qualità. Nuova anche Negrò dei fratelli Béthaz, mentre l’altra semifinalista di seconda – Altesse di Livio Charles – nel 2019 aveva vinto a Gignod con il suo ex proprietario, Luca Vuillermoz di Valtournenche.
Ora una settimana di pausa, per il Trophée Ville d’Aosta dei moudzon (domenica 16 ottobre) e per ricaricare le pile: domenica 23 sarà tempo di Regionale
LE QUALIFICATE
Prima categoria (57)
- Victoire di Gildo Bonin di Gressan (679 kg)
- Samba di Neal Gerbelle di Valgrisenche (720 kg)
- Venise dei fratelli Clos di Jovençan (665 kg)
- Diane di William Guala di Saint-Nicolas (663 kg)
Seconda categoria (79)
- Ardita de La Borettaz di Gressan (595 kg)
- Tormenta di Edy Viérin di Charvensod (585 kg)
- Negrò dei fratelli Bethaz di Gressan (589 kg)
- Altesse di Livio Charles di Valgrisenche (592 kg)
Terza categoria (82)
- Monella di Leo Voyat di Charvensod (542 kg)
- Regis di Stefano Pepellin di Saint-Christophe (535 kg)
- Briga di Marcello Glassier di Aosta (538 kg)
- Bandit di Mirko Rosset di Nus (478 kg)