Dal 17 dicembre, il Forte di Bard ospiterà, negli Alloggiamenti del Museo delle Alpi, una mostra interamente dedicata all’artista francese Gabriel Loppé, pittore, alpinista, viaggiatore ma anche fotografo.
L’esposizione realizzata dal Forte di Bard, da Anne Friang dell’Associazione Amis de Gabriel Loppé e da William Mitchell della Galleria John Mitchell di Londra, entrambi curatori, presenta più di 100 opere tra tavole, disegni, fotografie e oggetti provenienti da collezioni private e pubbliche. Le 65 tele, frutto di prestiti da collezioni pubbliche e private, rappresentano il lavoro dell’artista dagli anni 1860 sino all’inizio del XX secolo.
Gabriel Loppé raffigura nelle sue opere la grandiosità delle montagne, i ghiacciai tagliati dai crepacci e dalle fessure e i tramonti sgargianti catturati dalla vetta del Monte Bianco. A partire dal 1849 fino al 1912 soggiorna infatti regolarmente a Chamonix, dove trova l’ispirazione per ritrarre i paesaggi alpini e gli imponenti ghiacciai. Loppé è stato uno dei primi pittori-alpinisti e le sue opere hanno tratti molto realistici. Aggiunge ai suoi dipinti le emozioni che prova di fronte a questi panorami, il sentimento della montagna che solo gli alpinisti e i pittori d’altura possono provare.
Se Gabriel Loppé è il primo artista alpinista della sua generazione, è anche un viaggiatore che attraversa città, campagne, mare di paesi come l’Inghilterra, la Scozia, l’Italia e la Francia. La sua scatola di colori lo accompagnava ovunque. Accanto al tema dominante della montagna, la mostra documenta la produzione legata ai numerosi viaggi e soggiorni nelle principali capitali europee, come Londra e Parigi, e in Scozia, dove rappresenta paesaggi, fiumi e scogliere rocciose a picco sul mare.
A partire dal 1890 si dedica alla fotografia. Ha fotografato i suoi nipoti, ma anche le città e le montagne. Loppé voleva essere un testimone del suo tempo, della ‘modernità’ e del progresso tecnico, in particolare dell’elettricità che iniziava a illuminare le città. L’immagine che lo ha reso famoso risale al 1902, si tratta della Torre Eiffel colpita da tre fulmini. In un’epoca in cui i pittori classici lavoravano negli studi, Loppé fu un pioniere che fuggì per conquistare nuove altitudini sconosciute e isolate, per cercare e forse raggiungere il sublime.
Gabriel Loppé, artista, alpinista e viaggiatore
A cura di Anne Friang e William Mitchell
Orari
Feriali: 10 – 18
Sabato, domenica, festivi: 10 – 19
Lunedì chiuso
Aperta tutti i giorni dal 26 dicembre 22 all’8 gennaio 23
Tariffe*
Intero: 8 euro
Ridotto (over 65): 7 euro
*Incluse nel biglietto d’ingresso al Museo delle Alpi