Nonostante l’azione preventiva e curativa dei vaccini, tornano a salire i casi di Covid-19 registrati in Valle d’Aosta. Secondo il bollettino settimanale rilasciato dall’Azienda Usl della regione ed elaborato dalla Protezione civile locale, sono a oggi ben 23 i pazienti neo ricoverati – 10 in più rispetto alla settimana passata -, di questi 3 si trovano all’interno del reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale Umberto Parini del capoluogo.
Il bollettino
Alla data di ieri, venerdì 9 dicembre, sul totale dei 107 tamponi effettuati nelle 24 ore antecedenti, 16 sono risultati positivi a fronte di 14 pazienti invece guariti; i soggetti sottoposti a isolamento domiciliare sono 808, 14 in più rispetto alla settimana passata.
“Inutile negare il palese aumento dei contagi riscontrato nel corso degli ultimi due o tre giorni, picco di un progressivo incremento esordito già una decina di giorni fa che ci ha spinti, così come i nostri vicini piemontesi, ad aggiungere appositamente alcuni posti letto – dichiara il direttore sanitario dell’Ausl, Guido Giardini -. Accanto ai 12 pazienti ospitati in Malattie infettive e alla decina ospitata invece nelle bolle interne ai vari reparti, 2 malati sono per precauzione stati collocati in Rianimazione”.
Il pronto soccorso
La situazione Covid-19 è tuttora soggetta ad attento monitoraggio finalizzato a mantenere il pieno controllo di ospedale e pronto soccorso anche durante un periodo di attesa e forte affluenza turistica invernale.
“Tanto le presenze quanto il loro impatto sul nostro comparto ospedaliero non paiono al momento distaccarsi eccessivamente dai numeri degli anni passati, così come non abbiamo notato particolari criticità nemmeno sul versante ricoveri nonostante l’elevato numero di chiamate pervenuto al centralino del 112 – prosegue Giardini -. Lunedì potremmo tracciare un primo ed effettivo bilancio di questo ponte dell’Immacolata, una sorta di banco di prova che potrà rivelarsi molto utile nell’aiutarci ad affrontare al meglio la più lunga e ostica fase tra Natale e Capodanno”.
L’influenza
Nell’attesa di capire le future evoluzioni dei contagi legati al Covid-19 nelle prossime e cruciali settimane, un’altra contagiosa patologia pare destare preoccupazione a livello italiano quanto ad aggressività e infettività.
“Pur non avendo a disposizione cifre precise, abbiamo osservato una lieve crescita nei casi di influenza della nostra regione, comunque sovrastata dal più violento Coronavirus – conclude Giardini -. Le condizioni ospedaliere restano stabili e prive di ricoveri aggiuntivi specificatamente dovuti a tale patologia, ma, nell’attesa di un pronosticato aumento previsto attorno a Natale, stiamo cercando di tenere quanto più possibile sotto controllo i pazienti più fragili e pertanto facilmente soggetti a infezione”.