Dopo una lunga attesa e tanti rinvii il futuro del Governo regionale si potrebbe delineare nel Consiglio regionale del 25 e 26 gennaio. Qualche giorno prima l’adunanza dell’Assemblea regionale, il Conseil Fédéral, ovvero il parlamentino unionista, verrà riunito per decidere quale strada Erik Lavevaz dovrà imboccare: l’allargamento a Pour l’Autonomie o una nuova maggioranza con il centro destra.
A decidere la dead line è stato ieri il Comité Fédéral. Nei prossimi giorni l’Uv incontrerà gli alleati autonomisti e a seguire la Presidente convocherà il Conseil Fédéral.
“Ieri abbiamo riconosciuto il ruolo fondamentale degli autonomisti e del dialogo che intendiamo portare avanti in questa fase di riorganizzazione” spiega Machet “Preso atto di questo che sarà il punto di partenza, nei prossimi giorni incontreremo gli autonomisti, dando loro il tempo di raccordarsi con le proprie basi”.
Due gli scenari che verranno presentati ad Alliance Valdotaine e Vda Unie. “O restare con l’attuale compagine allargando a Pour l’Autonomie o andare con Forza Italia e Lega Vda”.
Il 6 giugno scorso il parlamentino unionista messo di fronte a questi due scenari, scelse di rimanere a 18. “La politica è come l’onda del mare, che cambia sempre” ricorda la presidente Uv, spiegando la necessità di riportare la scelta alla base del Movimento. “Da giugno a oggi di cose ne sono cambiate, ci sono state le elezioni politiche e poi abbiamo visto che quella scelta di restare a 18 non è stata semplice da portare avanti. Per questo ora è importante fare esprimere la nostra base, analizzando tutte le possibilità in maniera lucida, senza creare tifoserie e senza ragionare di pancia”.
La virata a destra è lo scenario caldeggiato soprattutto dagli eletti dell’Uv, mentre non piace al Presidente della Regione Erik Lavevaz e non sembra convincere anche la presidente Machet.
Nelle scorse settimane i consiglieri unionisti avevano posto una condizione all’ingresso di Pour l’Autonomie: che Carlo Marzi e Claudio Restano, consiglieri senza altri eletti del proprio movimento o associazione in Consiglio, non assumessero incarichi di governo.
“E’ una boutade che smentisco” dice oggi Machet. “Sono frasi estrapolate, a cui bisogna dare il giusto peso. Stiamo tutti lavorando per non fare male alla Regione e all’Union Valdôtaine”.