Per la Procura un 2022 con più reati: salgono i furti, meno frodi informatiche

Il dato più inquietante, tuttavia, riguarda il “Codice rosso”: violenze, maltrattamenti e stalking in aumento del 37% sull’anno prima. I dati diffusi oggi in occasione della presentazione del bilancio sociale di mandato dell’ufficio.
Manlio DAmbrosi
Cronaca

Il 2022 della Procura della Repubblica di Aosta? “Complicato” – come ha spiegato il sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi, presentando oggi, lunedì 30 gennaio, il Bilancio sociale di mandato – per “la perdita di personale amministrativo, che ha comportato modifiche funzionali dell’assetto dell’ufficio”. Dal punto di vista dei reati, 457 le comunicazioni in più, sui dodici mesi prima, pervenute dalle forze dei polizia.

Più furti, meno frodi online

Un incremento significativo salta all’occhio sui furti (da 591 del 2021 a 675 lo scorso 31 dicembre), “reato che più aumenta di anno in anno”. In controtendenza, invece, il dato sui reati informatici, scesi da 576 a 530. Un decremento che in via Ollietti è oggetto di “due possibili letture: o c’è sfiducia nell’organo requirente, o siamo capaci a combattere un fenomeno nato da tempo”.

Codice Rosso: +37%

Tuttavia, il dato più inquietante attiene al Codice Rosso, vale a dire l’insieme di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e violazione del divieto di avvicinamento. Nel 2021 furono in tutto 117 i casi segnalati, mentre lo scorso anno si è arrivati a 160. Un +37% non casuale, se si pensa che a fine gennaio 2022 il Ministero aveva, in un report annuale, indicato la Valle come seconda regione più a rischio d’Italia (dopo la Sicilia).

Un’escalation che ha spinto la Procura ad “una accurata analisi”. Se per il 2020 e 2021 la condizione era la stessa del resto del mondo, cioè “pandemia e lockdown, con le conseguenti difficoltà a denunciare”, l’aumento appare importante anche rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019. Anche in questo caso, per il pm D’Ambrosi, due sono le possibili letture.

Una per cui “sono aumentati i reati” e l’altra che vede “aumentate le denunce”. “A me – ha detto il sostituto procuratore titolare del Dipartimento d’indagine sul ‘Codice rosso’ – piace pensare alla seconda strada. Le campagne portate avanti in questi anni hanno sensibilizzato le donne che subiscono reati da Codice rosso. Esisteva un sommerso, oggi non è scomparso, ma si denuncia di più”.

Tribunale aosta
Tribunale di Aosta

Personale, manca metà organico

Per quanto riguarda il personale, se l’organico dei magistrati è al completo (con un Procuratore Capo e quattro sostituti), tredici sono le unità amministrative in servizio su trenta previste, con uno scoperto pari al 53%. La conseguenza materiale è nella mancanza “di specializzazione su alcuni servizi: 13 persone devono fare il lavoro di 30”.

Spese: +200% sulle intercettazioni

Sul piano delle spese di funzionamento dell’ufficio inquirente, nel 2022 le voci legate ad ausiliari del magistrato (consulenti, periti, traduttori, ecc…) sono scese leggermente, così come quelle per custodi o straordinarie e per i vice procuratori ordinari (in tutto, si arriva a 176mila euro). Sale invece, di quasi il 200%, la spesa per le intercettazioni, ambientali e telefoniche.

Il balzo è da 165.677 a 532.202 euro. Al riguardo, alla luce del dibattito recente, il responsabile della comunicazione della Procura è netto: “Nelle indagini, senza accedere al sistema intercettazioni, telefoniche o ambientali, non si può avere lo stesso risultato. Se fossero limitate a terrorismo e reati mafiosi, la Procura della Repubblica non ne avrebbe la possibilità, perché sono fattispecie di competenza distrettuale”.

Fascicoli definiti in 32 giorni

Relativamente, infine, ai tempi della giustizia in Valle, gli indici di ricambio e smaltimento dei fascicoli manifestano variazioni minime sul 2021. “Avevamo raggiunto un livello elevato, con la definizione in 45 giorni. – sottolinea D’Ambrosi – Nel 2022 siamo riusciti a scendere a 32. L’esigenza di celerità però non deve essere intesa come sciatteria, o solo velocità, ma anche quale efficienza”. Il “disposition time”, un altro degli indici che vengono calcolati, dice poi che per i procedimenti pendenti c’è una previsione di esaurimento in 21 giorni.

Il futuro nell’informatizzazione

Guardando al futuro, per il pm D’Ambrosi “la carenza di organico è probabile che si acuisca: il personale della Procura non è alle prime armi, ha 30 anni di esperienza e quindi è prossimo alla pensione. E’ chiaro che ulteriori diminuzioni non sappiamo come potrebbero essere sostenute dall’ufficio”.

Sul piano pratico, la Procura opererà per un’implementazione tecnologica ulteriore del procedimento penale (ad oggi, Aosta riceve le notizie di reato interamente a livello telematico), per la stesura di protocolli con il Tribunale (specie alla luce delle novità introdotte dalla riforma Cartabia) e per incrementare ancora la sicurezza del Palazzo sede degli uffici. Il tutto, senza dimenticare l’“efficienza e l’efficacia dell’azione penale, in modo che il cittadino possa avere soddisfazione dalla giustizia”.

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