L’appello lanciato dalla Questura di Bologna, che ha sequestrato di recente centinaia di migliaia di oggetti e preziosi (perché provento di furto e ricettazione), potrebbe interessare anche qualche valdostano. Si tratta infatti di beni sottratti nel centro-nord Italia durante gli ultimi 20 anni circa. Il provvedimento in cui è culminata l’operazione “Aurum” si contraddistingue come uno dei maggiori sequestri di materiale provento di delitto mai effettuati in Italia.
I beni, dal valore di circa 6 milioni di euro, e dal peso complessivo di 1,5 tonnellate, sono stati recuperati dai poliziotti della Squadra Mobile del capoluogo emiliano. Erano nella disponibilità di un pensionato settantenne incensurato, sparpagliati in più case a lui riferibili. Dalle indagini è emerso che la sua abitazione era frequentata da numerosi ricettatori della zona. Nel tempo, gli inquirenti valdostani hanno riscontrato casi di ladri che, sulla rotta verso i paesi Balcanici, si erano disfatti della refurtiva piazzandola nelle aree non lontane dal confine, compresa l’Emilia-Romagna.
La Polizia ha dedicato un sito (in aggiornamento costante) alla pubblicazione delle foto degli oggetti recuperati. Il materiale sequestrato è suddiviso per categorie. Sono presenti gioielli, ma anche medaglie, monete, orologi (da polso e da taschino), apparati elettronici, macchine fotografiche, telecamere e molto altro. Chi dovesse individuare qualcosa di sua proprietà, può contattare la Questura di Bologna, al numero 051 640 1776, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30.