Life PastorAlp: dai satelliti una mappatura dei pascoli valdostani

Il progetto, avviato quale sperimentazione nel parco del Gran Paradiso, si estenderà a breve su tutta quanta la superficie valdostana per migliorare la gestione e valorizzare la specificità del territorio.
Pulsatilla alpina in un pascolo situato al colle del Nivolet, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso - Foto: Enzo Massa Micon, Archivio PNGP
Ambiente

Il progetto “Life PastorAlp” si evolve e si amplia ulteriormente: dopo una prima sperimentazione pilota sul solo territorio del Gran Paradiso, prossimamente appositi satelliti mapperanno e censiranno i pascoli di tutta la regione. L’occasione deriva da una convenzione siglata dall’assessorato regionale Agricoltura e risorse naturali con l’Agenzia Arpa durante la conferenza finale che per tre giorni ha riunito presso il Forte di Bard scienziati, responsabili politici e tecnici coinvolgendoli in presentazioni e discussioni delle principali e più urgenti questioni legate al clima che interessano i sistemi agropastorali di montagna.

“Si tratta di una iniziativa di grande interesse per la Valle d’Aosta in quanto il tema dei pascoli alpini e della loro gestione è al centro del complesso sistema di aiuti finanziati dall’Europa, dallo Stato e dalla Regione – commenta l’assessore Marco Carrel  -. All’interno di tale quadro, però, sinora è stato l’organismo pagatore Agea a imporci la propria lettura del territorio per determinare l’ammissibilità a premio delle superfici dei nostri pascoli, la quale peraltro veniva rivista ogni tre anni apportando spesso sostanziali modifiche ai dati che erano stati comunicati”.

Implementando il progetto “Life PastorAlp” su scala regionale grazie al coordinamento dall’Università di Firenze in partnership con i valdostani Arpa e Institut agricole régional, la Valle d’Aosta avrà modo di tornare a definire e valorizzare le proprie specificità territoriali e i propri modelli amministrativi. Inoltre, rendendo i risultati già conseguiti e in prossimo raggiungimento funzionali ai nuovi strumenti di programmazione della politica agricola, sarà possibile realizzare un quadro accurato nonché opportunamente monitorato e aggiornato in autonomia di tali porzioni del territorio; saranno inoltre rese a piena disposizione dei professionisti informazioni dettagliate derivanti dai rilievi satellitari circa le caratteristiche specifiche di prati e pascoli, che nella regione ricoprono il 97% della superficie agricola complessiva.

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