Era arrivata in Italia nel 1989 per scrivere un reportage sulla primavera a Palermo, ha deciso di rimanervi “per comprendere quelle che sono le contraddizioni di questa terra”. Stiamo parlando della giornalista tedesca Petra Reski che sarà ad Aosta il prossimo 12 febbraio nell’ambito del "Percorso alla legalità" promosso dal Sindacato Autonomo di Polizia, dal Comune di Aosta, dalla Presidenza della Regione e del Consiglio e dall’Assessorato dell’istruzione e cultura, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio regionale.
La Reski presenterà in Biblioteca regionale ad Aosta, dalle 2045, il suo libro Santa Mafia, “un lungo viaggio di ritorno da Palermo a Duisburg, la ricostruzione di un mosaico di luoghi, persone e vicende che parte dalla Sicilia e sale seguendo le rotte della criminalità: Calabria, Campania, su fino al ricco nord-est, e poi ancora oltralpe, nella sua Germania, terra di elezione della mafia, dove non esiste il reato di associazione mafiosa e non sono ammessi l’uso intensivo delle intercettazioni e la confisca dei beni.”
Nata nella regione della Ruhr, la Reski ha studiato a Trier, Münster e Parigi e si è laureata in letteratura francese, scienze politiche e sociologia. Ha vinto il concorso della scuola di giornalismo di Amburgo, la prestigiosa “ Henri-Nannen-Schule”, e ha iniziato la sua carriera come reporter per il settimanale Stern. Attualmente è corrispondente culturale per Die Zeit e altre testate tedesche, mensili e settimanali, tra cui Geo, Focus, Merian e ha pubblicato svariati libri.
Nel 2008 è stata eletta Miglior Giornalista tedesca nella categoria “reporter” per il suo libro “Santa Mafia” mentre in Italia, per il suo impegno “al servizio dei grandi valori del giornalismo”, ha ricevuto a Nocera Inferiore il Premio Civitas 2009 da parte dell’associazione ANDE, che premia donne distintesi per il loro impegno nella lotta alla mafia e l’Amalfi Coast Media Award, premio internazionale di giornalismo.