Giocare a beach volley 365 giorni all’anno è possibile anche senza essere a Copacabana. Dopo l’apertura di The Bunker a Châtillon, ora anche l’Area6Tu di Sarre ha a disposizione dei campi coperti, che permetteranno ai tanti appassionati di poter scegliere se giocare su uno dei due campi all’aperto o su uno dei tre sotto il nuovissimo pallone pressostatico. Niente più scongiuri contro la pioggia, niente più limiti di orario per non giocare la sera al freddo. Per il BVS – Beach Volley Stade è un sogno che si realizza dopo una lunga trafila, un’idea che già era balenata in mente tempo fa e che ora si concretizza, esattamente 5 anni dopo l’inaugurazione dei primi tre campi, a cui nel 2020 se ne sono aggiunti altri due.
Grazie ad un’atmosfera sempre festosa ed estiva, oltre ad un aspetto più agonistico, il beach volley a Sarre ha subito conosciuto un successo enorme, in particolare nella sua parte più “ludica”, come testimoniano i 500 tesserati nel 2022 per il BVS. Lunedì 1° maggio 2023 ci sarà l’inaugurazione dei campi coperti che molti di questi 500 attendevano, con una giornata di libero accesso per provarli prima del via a partire dal giorno dopo (per le prenotazioni il numero è 351 577 0941).
“Per noi si tratta soprattutto di una prova in vista del prossimo autunno e inverno”, spiega Michel Grumolato del BVS. “Verso fine maggio toglieremo il pallone ma intanto vogliamo testare un po’ di cose per farci trovare pronti quando si partirà definitivamente. Dare l’opportunità di giocare a beach volley tutti i giorni, anche fino alla sera tarda, per noi è molto importante. Ci interessa che sempre più gente si appassioni alla disciplina, che abbia voglia di giocare e divertirsi, e che sempre più persone frequentino e vivano l’Area6Tu, visto il suo enorme potenziale”.
Per il BVS si tratta di un primo passo di un percorso che potrebbe includere diversi progetti: “Vorremmo coinvolgere anche le società pallavolistiche del territorio per nuove collaborazioni che le aiutino per la loro attività agonistica, vista anche la crescente penuria di strutture al chiuso, oltre ad organizzare competizioni sportive e amatoriali di carattere regionale e nazionale”, continua Grumolato. “Ci piacerebbe poi coinvolgere le scuole per corsi e attività dedicati a giovani e bambini”.