Le Porte Pretoriane si colorano di arcobaleno in occasione della Giornata Internazionale contro l’omobitransfobia, la bifobia e la transfobia. La data scelta fa riferimento al 17 maggio del 1990, quando l’omosessualità venne cancellata dall’elenco delle malattie mentali per essere ridefinita dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – come “variante naturale del comportamento umano”.
Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione per sottolineare come gli atteggiamenti discriminatori, violenti e/o aggressivi nei confronti delle persone LGBTQ+ siano ancora presenti e persistenti nel tessuto della nostra società. Il monumento si colora di arcobaleno in pieno centro storico in un gesto volto a spingere i passanti ad informarsi, farsi delle domande e scoprire il motivo di questa ricorrenza.
L’Italia, secondo il rapporto annuale di Ilga Europa, è al 34° posto per la tutela dei diritti delle persone LGBTQ+, con 165 vittime di omobitransfobia nel 2022. Nonostante “essere gay” non sia più considerata una malattia mentale da 33 anni, persiste nella coscienza collettiva l’idea che le persone con orientamento sessuale o identità di genere diversi da “etero cis” non facciano parte della normalità. Questa idea, oltre ad essere nata da un retaggio culturale letteralmente del secolo scorso, alimenta tutt’oggi nel nostro Paese comportamenti violenti e discriminatori negando i diritti civili delle vittime.
