È morto Silvio Berlusconi

È morto a 86 anni Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, e protagonista assoluto – e discusso – degli ultimi trent’anni di politica nazionale. Ad Aosta era stato nel 2018, per il comizio di chiusura della campagna elettorale per le Elezioni regionali, al Teatro Giacosa.
Silvio Berlusconi ad Aosta
Politica

È morto a 86 anni Silvio Berlusconi. Classe 1936, imprenditore, fondatore di Fininvest e Mediaset, già Cavaliere della Repubblica – ha ricevuto l’onore al merito del lavoro ’77 dal presidente Leone, per rinunciarvi dopo una condanna penale nel 2014 –, protagonista indiscusso della politica italiana degli ultimi trent’anni e deus ex machina di Forza Italia, il partito da lui fondato nel gennaio 1994 appena prima della famosa “discesa in campo”.

Berlusconi, quattro volte presidente del Consiglio dei Ministri – nel ‘94/’95, dal 2001 al 2006 (ancora oggi il governo più longevo della Repubblica italiana) e dal 2008 al 2011 –, già presidente del Milan e ultimamente del Monza, era stato ricoverato ad inizio aprile nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale “San Raffaele” di Milano, sua città natale, per la cura di un’infezione polmonare. L’ex premier, è emerso, soffriva da tempo di leucemia mielomonocitica cronica.

Da venerdì scorso, 9 giugno, era nuovamente ricoverato per accertamenti legati alla sua situazione di salute. Questa mattina, verso le 9.30, sempre nella struttura meneghina, il decesso.

In Valle d’Aosta, il leader azzurro era stato l’ultima volta nel maggio 2018, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra per Regionali di quell’anno. Dopo il “bagno di folla” mattutino nelle vie del centro storico del capoluogo, la sera era stato protagonista di un comizio al Teatro Giacosa. Nel gennaio 2022 la coordinatrice regionale di Forza Italia Emily Rini – mentre l’x Cavaliere era uno dei papabili per il Quirinale –, aveva lanciato la sua candidatura spiegando che sarebbe stato “il capo di Stato ideale”.

Il comizio di Silvio Berlusconi al Giacosa

Le reazioni della politica

Rini: “Immenso dolore”

Si affida ai social Emily Rini, coordinatrice regionale di Forza Italia, che in un post – che la ritrae in foto con Silvio Berlusconi – scrive poche, sentite, parole: “Immenso dolore. Non mi vengono altre parole ora. Solo grazie, immenso Presidente. Rimarrai nei cuori di tutti noi per sempre”.

Forza Italia VdA: “Lascerà un grande vuoto nella politica italiana ed europea”

“È con immenso dolore che tutta Forza Italia Valle d’Aosta si stringe attorno alla famiglia del Presidente Silvio Berlusconi a seguito della scomparsa del nostro leader. Uomo di Stato, Uomo di Pace e Uomo delle Istituzioni, ha lasciato un’impronta indelebile nel nostro Paese e nel modo di fare e di interpretare la politica, sia in Parlamento come sui territori, poiché, dopo di lui, nulla è più stato come prima. Convinto federalista, era amante delle montagne e profondo conoscitore della Valle d’Aosta, sulle cui vicende voleva essere prontamente aggiornato attraverso il dialogo costante che aveva con la nostra coordinatrice Emily Rini”.

Così, in una nota, Forza Italia VdA ricorda il leader azzurro morto nella mattinata di oggi, 12 giugno. “Il Presidente Berlusconi era un vincente, una persona grande nella sua semplicità, a volte addirittura disarmante: come non ricordare, d’altra parte, una riunione del nostro coordinamento regionale di un anno e mezzo fa, a cui volle partecipare direttamente in videocollegamento per conoscere uno a uno tutti i tesserati valdostani? Il Presidente Silvio Berlusconi lascerà un grande vuoto nella politica italiana ed europea poiché lui e solo lui, con Forza Italia, fu il primo a farsi portatore dei valori liberali, cristiani, garantisti, europeisti e atlantisti in politica. Valori che sono tuttora attuali, anzi valori che sono quanto mai attuali. Così come preziosi, oggi come domani, saranno i suoi consigli, forniti anche ultimamente, tesi a insegnarci, prima di tutto, cosa siano l’amicizia e l’umanità. Grazie di tutto, Presidente”.

Caveri: “Onore delle armi a Silvio Berlusconi”

Onore delle armi a Silvio Berlusconi, che ha combattuto le malattie con grande coraggio e non ha mai voluto piegarsi all’ineluttabile invecchiamento. Ne sentiremo di tutti i colori nelle prossime ore: dall’esaltazione delle gesta del Cavaliere a molte cattiverie in un’epoca in cui neppure di fronte alla morte ci si risparmia”. Così l’assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri, sul suo blog, commenta la notizia della morte del leader di Forza Italia avvenuta oggi, 12 giugno. “Ho conosciuto Berlusconi sempre in occasioni ufficiali sin dalla sua discesa in campo, che scosse la politica e lo portò a Palazzo Chigi in un lampo. I suoi Governi, che ho conosciuto da deputato, si comportarono sempre in modo istituzionale con noi valdostani e bisogna dare atto alla scelta di Ministri, in posti chiave, anche di elevato livello”.

“La riforma dello Statuto speciale più importante del 1993 avvenne sotto il suo Gabinetto e portò ad un notevole passo in avanti della nostra Autonomia ed è giusto riconoscerlo”, aggiunge Caveri. “Certo in molti passaggi è stato Cicero pro domo sua, ma certo una serie di processi subiti hanno dimostrato un certo accanimento. Non era – intendiamoci – un’anima candida, e il successo negli affari e in politica dimostrava il suo pelo sullo stomaco e una vera e propria spregiudicatezza. Per questo, in certi passaggi, criticai certe aperture del mondo autonomista”, si legge ancora.

Ma, aggiunge l’assessore, “per il Centrodestra, oggi vincente, ha fatto molto e devono essergli grati. Fu lui a sdoganare la Lega in modo decisivo e a spingerla verso lidi nazionalisti e soprattutto diede spazio – e oggi ancor di più – alla destra nostalgica, che ha ancora virus neofascisti nel suo seno. Sarà la Storia a giudicarlo per i tratti ancora indeterminati e anche per quello stile, spesso goliardico, che ne ha fatto talora un barzellettiere inopportuno e con quel lato festivo – le cene eleganti – che hanno spesso ridicolizzato l’Italia, anche se ho sempre pensato che in larga parte fossero fatti suoi. Pensava di campare chissà quanto e ha lottato con il passare degli anni, riuscendo sempre a scamparla. Questa volta non ce l’ha fatta ed è giusto presentare le condoglianze a chi in Valle d’Aosta scelse, chi prima e chi poi, il berlusconismo, fenomeno da libri di sociologia. Molto senza di lui cambierà e vedremo come”.

Testolin: “Lascerà un importante vuoto”

A esprimere cordoglio, personale e della Giunta, per la scomparsa di Silvio Berlusconi è anche il presidente della Regione Renzo Testolin. “È  stato un protagonista sulla scena politica italiana e internazionale negli ultimi 30 anni. Lascerà sicuramente un importante vuoto in politica, non solo nel campo del centrodestra. Un pensiero va alla sua famiglia e agli esponenti di Forza Italia nazionali e regionali”.

Lega: “Da sempre vicino e amico del nostro movimento”

La Lega Vallée d’Aoste “ha appreso questa mattina, come tutta Italia, la notizia della scomparsa del Presidente Berlusconi, da sempre vicino e amico del nostro movimento e del nostro Segretario federale Matteo Salvini. Il Presidente Berlusconi sin dalla sua discesa in campo ha contribuito a costruire una alternativa politica per il Paese e a guidare tante battaglie che il nostro movimento ha condiviso pienamente”. La Segreteria regionale Carroccio esprime infine “le sue più sentite condoglianze alla famiglia Berlusconi e a tutta Forza Italia”.

Il cordoglio del Consiglio regionale

In una nota, il presidente Alberto Bertin ha espresso il cordoglio, anche in rappresentanza dell’intero Consiglio regionale, per la morte di Silvio Berlusconi: “Un protagonista dello sport, dell’economia e della politica – ha ricordato – che ha segnato la storia dell’Italia degli ultimi quarant’anni”.

Manes: “Ha portato una visione politica riformatrice”

“Oggi ci lascia un imprenditore che ha saputo vedere lontano, costruendo un futuro migliore per molti italiani. Al di là delle differenti idee politiche a Silvio Berlusconi va riconosciuto il merito di aver portato una visione politica riformatrice con un richiamo costante ai valori ed all’identità dell’Europa”. A dirlo, esprimendo il proprio cordoglio per la morte del leader di Forza Italia è stato, in una nota, il deputato valdostano del Gruppo Misto – Minoranze Linguistiche della Camera Franco Manes.

Pour l’Autonomie: “Un’indelebile impronta sulla storia e sulla politica italiana”

Anche Pour l’Autonomie esprime “il suo profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi, che nel suo percorso umano, politico ed imprenditoriale ha lasciato la sua indelebile impronta sulla storia e sulla politica italiana degli ultimi trent’anni”. A ricordarlo è il presidente del movimento Augusto Rollandin: “Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere e lavorare con lui in occasione di diversi incontri e riunioni istituzionali ed ho personalmente avuto modo di apprezzarne la grande capacità di statista, l’innata dote di ascolto e di comprensione, e l’attenta disponibilità più volte dimostrata durante i nostri lunghi ed interessanti momenti di confronto sulle peculiarità della nostra Regione”.

Nuti: “Da oggi l’Italia non è più la stessa”

Da piazza Chanoux, anche il sindaco di Aosta Gianni Nuti ha espresso cordoglio ai familiari dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e al gruppo consiliare di Forza Italia nell’Assemblea cittadina.

Con la morte di Silvio Berlusconi – ha detto Nuti – si conclude una lunga e significativa stagione nella storia del nostro Paese. Al di là delle letture storiche e politiche che verranno, Silvio Berlusconi ha saputo incarnare quell’espressione rinnovata del potere legata alle nuove forme della comunicazione mass mediale che Pierpaolo Pasolini aveva prefigurato vent’anni prima della sua discesa in campo, interpretando le aspirazioni di una parte rilevante della società italiana orientata verso la ricerca di nuove forme di benessere e di consumi e a un rapporto del tutto inedito tra cittadini e Istituzioni”.

“Protagonista trasversale della vita italiana per almeno 40 anni, Berlusconi ha dimostrato fino alla fine di essere un combattente, reagendo con costanza alle avversità che hanno costellato la sua lunga e fortunata parabola economica e politica. Da oggi l’Italia non è più la stessa“, ha concluso il primo cittadino del capoluogo.

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte