Relativamente al comando regionale Piemonte-Valle d’Aosta, la celebrazione del 249° anniversario di fondazione della Guardia di finanza si è svolta oggi, giovedì 22 giugno, a Torino, alla presenza del generale di Divisione Benedetto Lipari. Inoltre, alla caserma “Luboz” di Aosta, in una cerimonia interna cui ha preso parte il comandante territoriale Massimiliano Re, è stata inoltre deposta una corona di alloro in onore di tutti i caduti delle “Fiamme gialle”.
Con l’occasione, sono stati diffusi i dati sull’attività operativa del Corpo in Valle, nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 maggio 2023. Un arco di tempo in cui i finanzieri hanno individuato 12 evasori totali e 34 lavoratori “in nero”. Altri 297 interventi ispettivi in materia di imposte dirette e Iva hanno permesso di denunciare 11 persone per reati fiscali. Il valore delle proposte di sequestro per reati legati alla fiscalità è stato di 3milioni 24.823 euro.
Azzardo, 11 violazioni
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, dieci controlli si sono conclusi con la constatazione di 11 violazioni in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento. Nel complesso, 2.232 sono stati gli interventi ispettivi per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Un impegno “a tutela di famiglie e imprese, – fa sapere la Guardia di finanza – destinato a intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Contributi comunitari indebiti, 5 denunce
Nel campo della tutela della spesa pubblica, 63 interventi sull’indebita percezione di finanziamenti nazionali hanno portato alla denuncia di 6 persone e alla constatazione di 2 violazioni amministrative. Con riferimento alle erogazioni comunitarie, cinque le denunce, con un arresto, per una frode totale accertata pari a 214.630 euro. Per reati contro la pubblica amministrazione, quattordici gli individui denunciati, cinque dei quali arrestati.
Spesa pubblica, segnalati danni per 15 milioni
In tema di responsabilità amministrativa, i finanzieri hanno segnalato alla Procura regionale della Corte dei conti di Aosta danni erariali per oltre 15 milioni di euro, a carico di 34 soggetti. Dai controlli sul rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, in tutto 54, è scaturita l’intercettazione di illecite motivazioni per 864.092 euro, accertando cinquantun violazioni. Sul versante della contraffazione, sequestrati 163.915 prodotti falsi, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri.
Recuperati 8 etti di droga
823 grammi di sostanze stupefacenti sono quindi stati recuperati dalle “Fiamme gialle” in svariate occasioni: in prevalenza hashish e marijuana (792 grammi), ma anche cocaina (5), eroina (14) e droghe sintetiche (12). In Valle d’Aosta, la Guardia di finanza è poi presente con le due stazioni del Soccorso Alpino del Corpo, ad Entrèves (Courmayeur) e Cervinia (Valtournenche), ove operano militari specializzati nella salvaguardia della vita umana in ambiente montano.
In montagna 219 interventi
219, nel periodo di riferimento, gli interventi effettuati, che hanno permesso di portare in salvo 298 persone e di recuperare 28 salme. Relativamente agli incidenti mortali, il personale del Sagf, con compiti di polizia giudiziaria, ha svolto le conseguenti attività di indagine delegate dalla Procura della Repubblica. Per concludere, nei diciassette mesi del bilancio operativo, sono state impiegate 2.182 pattuglie in attività di controllo economico del territorio e di concorso al mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica (anche congiuntamente alle altre forze di polizia).
4 risposte
Tutti che parlano di Amazon e Google…e Poi sono i primi che comprano su Amazon guardano la loro TV e vanno 100 volte al giorno su Google…😆 Ipocrisia al massimo livello
intanto ti ringrazio per il “tutti”, mi fa sentire molto universale. ma proprio no, io compro nei negozi tradizionali e evito al massimo Amazon. Ma anche non fosse, non vedo perche’ i piccoli imprenditori devono pagare il 40% di tasse mentre i grandi il 3%. Spiegamelo tu che sei molto avani rispetto agli altri mortali.
La risposta di Salvatore non affronta il commento di Pierluigi in diversi modi:
Questioni diverse: Il commento di Pierluigi è incentrato sulle disparità fiscali tra piccole e grandi aziende, che è una questione di politica economica e giustizia sociale. La risposta di Salvatore si concentra sulle abitudini di consumo personali di Pierluigi piuttosto che affrontare la questione della politica fiscale in sé. Anche se potrebbe potenzialmente essere una critica del comportamento di Pierluigi, non si confronta con l’argomento riguardante l’equità del sistema fiscale.
Fallacia Ad Hominem: Salvatore sta utilizzando una fallacia ad hominem, che implica l’attacco alla persona che fa l’argomento piuttosto che all’argomento stesso. Anche se le azioni di Pierluigi potrebbero essere viste come ipocrite, ciò non affronta o confuta il punto che ha sollevato sul sistema fiscale.
Falsa dicotomia: La risposta di Salvatore implica una falsa dicotomia, suggerendo che poiché Pierluigi acquista da grandi aziende, non può criticare il loro status fiscale. Tuttavia, è del tutto possibile per qualcuno partecipare a un sistema economico pur credendo che esso necessiti di riforme.
Impraticabilità di un completo boicottaggio: È quasi impossibile evitare tutti i prodotti delle grandi corporazioni a causa della natura pervasiva dei loro prodotti e servizi nella vita moderna. Solo perché Pierluigi utilizza questi servizi non significa che approvi tutte le loro pratiche.
Mancanza di scelta del consumatore: In molti mercati, le grandi aziende sono l’unica opzione, o dominano il mercato al punto che altre opzioni non sono pratiche o convenienti. Questo non nega l’argomento di Pierluigi sulle disparità fiscali tra piccole e grandi aziende.
Pertanto, la risposta di Salvatore non affronta il contenuto del commento di Pierluigi sulla disparità fiscale. Per contraddire adeguatamente l’affermazione di Pierluigi, Salvatore dovrebbe fornire motivazioni su perché il sistema fiscale è giusto così com’è, o perché la disparità fiscale è giustificata.
intanto i giganti USA come Amazon e google pagano il 3% di tasse e va tutto bene, a pagare devono essere sempre i poveri