Studentessa riammessa dal Tar alla Maturità

La studentessa è stata ammessa, con riserva, alla sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023.
Immagine di archivio
Cronaca

Nel giugno scorso era stata esclusa dalle prove dell’Esame di Stato, ma ora il Tar della Valle d’Aosta accogliendo il ricorso presentato ha deciso di ammettere, con riserva, una studentessa alla sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023.

Secondo, infatti, i giudici amministrativi: “le doglianze non appaiono manifestamente infondate e la complessità delle questioni dedotte rende necessario un approfondimento nella fase di merito” e ancora “sussiste il pregiudizio grave e irreparabile e che, anche nell’ottica di un corretto bilanciamento degli opposti interessi” fa sì che “l’istanza di sospensione cautelare dei provvedimenti impugnati debba trovare accoglimento”.

Assistita dall’avvocata Manuela Ghillino, la studentessa aveva chiesto l’annullamento del provvedimento assunto dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale, con particolare riguardo alle parti concernenti la ratifica del provvedimento disciplinare dell”Organo di Garanzia, l’attribuzione del voto e le ulteriori valutazioni negative nei suoi confronti che l’avevano esclusa dall’Esame di Stato.

Dopo l’accoglimento dell’istanza cautelare, la discussione nel merito del ricorso è stata fissata per l’udienza pubblica del 25 gennaio 2024.

Non è stato, invece, accolto il ricorso di un’altra studentessa, non ammessa alla classe successiva della scuola secondaria di secondo grado. 

In questo caso “le doglianze articolate con il ricorso introduttivo non appaiono, allo stato, meritevoli di possibile accoglimento, giacché il giudizio formulato dal Consiglio di classe appare rispondente ai criteri normativi avendo tenuto conto delle dinamiche di apprendimento dell’alunna – supportate da un effettivo programma di recupero concordato – per un congruo arco temporale (un biennio) e che le lamentate disparità di trattamento con altri alunni – così come rappresentate – non incidono sulla legittimità del provvedimento impugnato”.

Una risposta

  1. Interessante. I docenti vengono sostituiti dai giudici che, come è noto, hanno consolidate competenze didattiche e pedagogiche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte