Anche dodici chef valdostani sono tra i 350 cuochi che hanno ricevuto, martedì scorso all’auditorium antoniano di Roma, i collari “Collegium Cocorum”, onorificenza ispirata al riconoscimento anticamente tributato dall’impero romano alla professione e che nasce con l’obiettivo di premiare i professionisti del settore che, da oltre venticinque anni, promuovono con successo le tradizioni e il prestigio della cucina italiana nel nostro Paese e nel mondo.
Alla presenza del presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo, nove chef valdostani hanno partecipato alla cerimonia: Gianluca Masullo, Piero Billia, Rosemarie Salomone, Maria Rita Fabiano, Pier Zuccalla, Salvatore Lo Bosco, Leo Gerbore, Enrico Riboli, Franco Impieri. Non presenti, a causa di impegni lavorativi, ma destinatari della distinzione, Felice Savino e Mauro Roma. Del dodicesimo professionista, invece, fa sapere l’Unione regionale cuochi, “il nome non può ancora esser diffuso, in quanto rappresenta una sorpresa riservata per la sua carriera”.
“Questo è un giusto riconoscimento a chi per anni ha fornito il suo piccolo ma importante contributo per la crescita della cultura culinaria regionale e italiana”, ha dichiarato il presidente FIC Rocco Pozzulo. “E’ importante – ha aggiunto – rendere omaggio a quanti hanno dedicato la propria vita professionale, e spesso anche privata, all’arte della cucina, lavorando ogni giorno con passione e dedizione per promuovere e tutelare le nostre migliori tradizioni enogastronomiche, sempre nel rispetto di principi fondamentali quali biodiversità, sostenibilità e sicurezza alimentare. A tutti loro va oggi il nostro ringraziamento più affettuoso e la nostra ammirazione”.
Naturalmente emozionati e commossi i cuochi valdostani presenti alla consegna delle onorificenze (i non presenti le riceveranno durante la cena sociale di martedì 21 novembre prossimo). Lo spirito di aggregazione e di condivisione, frutto dell’enorme lavoro svolto sul territorio negli ultimi anni – dicono all’Unione regionale cuochi Valle d’Aosta – ha fornito la preziosa opportunità̀ di vivere un’esperienza straordinaria ed unica e di conoscere la vera forza della Federazione Italiana Cuochi.