Un appartamento fatiscente, con fili elettrici e tubi scoperti. Una presa di corrente a pochi centimetri dal piatto doccia, buchi nei muri. Niente riscaldamento. Da quasi un anno un pensionato non vedente vive in un alloggio di Edilizia residenziale pubblica in via Lexert, nel quartiere Cogne ad Aosta, in queste condizioni.
A denunciarlo – chiamando a raccolta gli organi di informazione – è la Lega Vallée d’Aoste, con il capogruppo in Consiglio regionale Andrea Manfrin a spiegare: “Si tratta di una persona con una disabilità del 100 per cento che si è vista affidare un alloggio totalmente non adatto”.
“Nonostante le denunce e le lettere all’Arer, anche tramite legale, questa persona vive in queste condizioni – ha aggiunto il consigliere –. Nessuna spettacolarizzazione, la famiglia Ursida ci ha chiesto di parlare con gli organi di stampa”.
Dietro, dice ancora Manfrin, un’altra vicenda: “Prima, il signor Antonino viveva in un altro alloggio, e già non era adatto alle sue necessità. Aveva chiesto di poter cambiare sistemazione accordandosi con un altro assegnatario. Questa persona gli ha fatto fare un sopralluogo, ma è chiaro che un non vedente non può visionare un appartamento. Il figlio, che era con lui, non è nel pieno delle sue facoltà. Sua sorella, che invece lo aiuta, era ricoverata”.
E proprio la sorella, Maria, aggiunge: “Sono venuti anche gli assistenti sociali dicendo che questo alloggio non è adatto a lui. Ci sono i topi in casa, si può vivere così? È una cosa vergognosa. Un perito ci ha detto che occorrono 50mila euro per fare i lavori ma Antonino prende 600 euro di pensione al mese”.
Lo stesso Antonino spiega: “Non posso permettermi quella cifra, come faccio a vivere? Chiedo solo un’abitazione in cui stare in modo dignitoso”.