Profondo cordoglio per la morte del partigiano Mario Venturella “Roberto” viene espressa in una nota dall’Anpi Valle d’Aosta. L’uomo è morto domenica sera all’età di 99 anni.
Nato a Lonigo, in provincia di Vicenza il 17 aprile del 1924, Venturella il 1° luglio 1944 entrò nella banda “Vertosan” a Saint-Nicolas comandata da Andrea Pautasso, il capitano “Bert” e dove c’era suo fratello Guerrino, più vecchio di lui di 8 anni. Il suo nome di battaglia era Roberto.
Roberto, come ricordato nel foglio notizie, fu fra i protagonisti del rastrellamento nazifascista del 30 luglio 1944 in quanto fece parte della squadra di Vedun, che la sera stessa della terribile giornata, si trasferirà a Runaz, per poi salire verso Planaval.
Dopo l’attacco passò, insieme ad una parte della banda Vertosan, in Valsavarenche sotto il comando di Rolando Robino e anche qui partecipò alla difesa di questa Valle, nel momento cruciale in cui i nazifascisti riprendono le Valli, occupate nell’estate dai partigiani. Dopo questa fase di inteso impegno, durato dall’inizio di ottobre al 3 novembre 1944, fu è costretto a scappare in territorio francese insieme agli altri partigiani di Valsavarenche e di Cogne, in seguito al noto attacco nazifascista. Rientrerà in valle solo guerra finita.
“Un uomo tranquillo e sempre sorridente che, finché ha potuto, è sempre stato presente alla messa nella cappella dei partigiani di Saint-Nicolas – lo ricorda in una nota l’Anpi – per ricordare gli amici persi per mano fascista nel combattimento del luglio 44 e mantenere vivo il significato ed i valori della Resistenza.
L’ Anpi rivolge le sentite condoglianze alla famiglia.