Non poteva che essere l’area megalitica di Aosta la cornice quest’anno della conferenza stampa di fine anno del Consiglio e del Governo regionale.
La più ampia area coperta, dedicata al megalitismo di tutta Europa, in grado di offrire ai visitatori un viaggio nella storia di oltre 6000 anni, è stata da poco riaperta al pubblico e la speranza del Governo è ora, visti anche gli importanti investimenti compiuti, che riesca ad affermarsi “nel panorama dell’offerta turistica a livello nazionale e internazionale”.
Turismo che si conferma il principale motore della regione. “Siamo sulla strada giusta. I numeri sono i migliori di sempre, c’è molto da fare, ma molto abbiamo fatto. “ Fra gli elementi evidenziati dall’Assessore regionale Giulio Grosjacques, “il decollo del fenomeno della destagionalizzazione” ma anche “la diversificazione dell’offerta” con l’introduzione ad esempio dell’albergo diffuso.
Nel 2023 il prodotto regionale ha quasi completamente recuperato la caduta registrata del 2020, riportandosi quindi sui livelli pre-pandemia ed attestandosi in termini reali su di un valore pari a circa 4 miliardi e 670 milioni. Cresce l’occupazione e si riduce al contempo la disoccupazione. Dati che fanno guardare al futuro con ottimismo, come evidenziato dal presidente della Regione Renzo Testolin.
“Il Bilancio pluriennale che il Consiglio regionale ha da poco varato ci rende ottimisti con risorse importanti che ci consentono di avere un occhio di riguardo in primis per la salute e l’istruzione.”
Ribadisce Testolin come la parola d’ordine dell’azione di Governo è la sostenibilità. “In tutti i settori: dalle politiche del lavoro, allo sviluppo economico, alla mobilità sostenibile, allo sviluppo energetico, alla tutela e al presidio del territorio, ma anche ai servizi alla persona, alla salute e al benessere, al sostegno alle fasce più deboli, ai disabili e ai meno fortunati, e inoltre all’attenzione al mondo del volontariato, alla promozione dello studio e della crescita professionale”. Nel suo discorso cita poi Leonardo Lotto, per sottolineare l’importante insegnamento arrivato dal giovane valdostano: la forza di cogliere da ogni istante la possibilità di cambiare il mondo.
La conferenza stampa di fine anno è stata come sempre l’occasione per tracciare bilanci e sfide future della Regione. Per l’Assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri quest’ultime sono legate in parte ai cospicui fondi comunitari “di cui godremo nel nuovo periodo di programmazione e alle risorse importanti dei 1000 progetti e dei più di 400 milioni di euro del PNRR di origine comunitaria. Riteniamo si sarebbe dovuto approntare questo lavoro in modo diverso e non in una impostazione centralistica, negativa. Abbiamo un progetto, quello bandiera legato al Fesr, che servirà a digitalizzare la montagna”.
Il cambiamento climatico mette a dura prova il settore agricolo, anche se quest’anno i suoi effetti sono stati meno drammatici rispetto al 2022. L’Assessore Marco Carrel ha ricordato il sostegno deciso quest’anno a favore dell’apicoltura “con l’intento di contribuire alla salvaguardia della biodiversità, fondamentale per il settore agricolo e non solo. Cosa sarebbe la Fontina senza l’ape?”
Sempre in tema di cambiamento climatico, l’Assessore regionale Davide Sapinet ha ricordato l’istituzione a maggio dell’Osservatorio regionale della crisi idrica per monitorare l’evoluzione della situazione e l’efficacia delle misure adottate e proporre misure di adattamento e di adeguamento degli interventi per l’approvvigionamento idrico potabile, in agricoltura e per le attività produttive”.
Oltre a Saint-Martin, motivo di soddisfazione per l’assessore alla Cultura Jean-Pierre Guichardaz è la riapertura anche del castello Sarriod de la Tour, “dopo interventi di messa a norma impiantistica e manutenzioni straordinarie, con un nuovo percorso e il restauro della Pietà di Jean de Chetro”. Nel 2024 “massimo impegno per arrivare nel 2025 alla ricorrenza della fondazione della città di Aosta”.
Con la legge di assestamento il Consiglio regionale ha approvato lo stanziamento di 60 milioni di euro a totale copertura finanziaria del nuovo Ospedale regionale, come ricordato dall’Assessore alla Sanità Carlo Marzi, ma la vera sfida per la sanità valdostana sarà valorizzare il personale, fermando l’attuale emorragia, e attrarre nuovi professionisti. Le risorse sembrano non mancare nel bilancio preventivo della Regione e dell’Usl. Basteranno?
Per i trasporti l’ora X scatterà il 3 gennaio con la chiusura della ferrovia e i conseguenti e inevitabili disagi per i pendolari che dovranno riprogrammare le proprie vite. Il periodo è delicato e complesso, ricorda l’Assessore Luigi Bertschy, e porterà a significativi cambiamenti. “La nuova mobilità arriverà, oggi lavoriamo per dare la migliore risposta possibile.” Due le novità annunciate. Per la ferrovia l’introduzione di uno sconto sugli abbonamenti che salirà a breve dall’attuale 30 al prossimo 60%. Per il trasporto pubblico locale invece arriverà un abbonamento mensile di 20 euro che consentirà ai titolari di muoversi senza limitazioni su tutto il territorio regionale.
Il 2024 sarà l’ultimo anno di piena attività del Governo regionale: l’anno seguente si tornerà infatti alle urne. La discussione sulla riforma della legge elettorale, dopo aver tenuto banco nei mesi scorsi, è al momento sopita. E anche la promessa di arrivare entro fine anno ad un testo condiviso sembra verrà disattesa. “Il confronto è in atto e, quanto prima, il Consiglio regionale dovrà pronunciarsi” ha evidenziato durante il suo intervento il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, ricordando la bocciatura arrivata nei mesi scorsi della richiesta di svolgimento del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge del gruppo Pcp in materia di elezioni regionali.
“I disegni di legge sono stati scaricati e le forze rappresentate in Consiglio hanno iniziato, se non formalmente, a incontrarsi per limare le differenze fisiologiche. – ha aggiunto il presidente della regione Testolin – Non è una questione di maggioranza o minoranza, ma di rispetto verso i cittadini che devono andare a votare con la certezza di stabilizzare i percorsi amministrativi. Ci vanno dei meccanismi che la fretta in passato non ci ha permesso di analizzare”
Nel 2023, anno che si è aperto con il cambio del Governo regionale, il Consiglio regionale si è riunito 20 volte, approvando 29 leggi, di cui 28 sono di iniziativa della Giunta regionale e 1 risultante dal coordinamento tra un disegno di legge e una proposta di legge riguardante l’80° anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia.