Saranno rese disponibili online da domani, venerdì 19 gennaio, le nuove linee guida per la sicurezza alimentare stilate dall’Arev a favore dei professionisti della filiera zootecnica. Il servizio di assistenza tecnica rivolto agli operatori per la gestione di formalità e procedure di prevenzione dei rischi sanitari negli alimenti è stato avviato in seno al progetto Interreg Italia-Svizzera Resi-Alp, diretta conclusione del precedente Eat Biodiversity.
“Con la prima iniziativa abbiamo voluto dare valore alle attività di trasformazione delle carni autoctone attraverso indicazioni che avevano l’obiettivo di supportare allevatori e agricoltori nell’affrontarne gli aspetti igienico-sanitari – ha spiegato il referente del comitato tecnico dell’Arev, Diego Bovard, durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi oggi, giovedì 18 gennaio -. Con questa seconda fase chiusasi nel 2023 guardiamo invece alle procedure di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli cercando di coprire tematiche amministrative, di sicurezza alimentare strutturale e gestionale, di formazione, di comportamenti in caso di controlli delle autorità competenti”.
Le linee guida in ambito di sicurezza alimentare dell’Arev, capofila valdostano del progetto al fianco della Federation Suisse de l’élevage de la race d’Hérens, sono state compilate in collaborazione con uno studio di avvocati specializzato nell’ambito delle imprese originario di Torino. Esse vogliono peraltro essere occasione per i professionisti di garantire al consumatore finale una produzione adeguata, dal punto di vista dell’igiene e della sanità pubblica, nonché maggiore garanzia di salubrità di ciò che egli acquista.
“Non si tratta di aggiungere controlli ulteriori bensì di accompagnare le aziende verso adempimenti, procedure e assunzioni di responsabilità che coloro che sono sprovvisti di tecnici interni dovrebbero altrimenti affrontare da soli – ha spiegato il direttore dell’Arev, Edi Henriet -. Abbiamo scelto di dare ai nostri affiliati queste informazioni per via delle numerose richieste pervenuteci dai produttori della filiera, che di per sé non sono strutturati per rispondere in maniera autonoma a tutte le norme ministeriali”.
Anche il Consorzio Tutela Fontina Dop ha intenzione di aderire al progetto Interreg Italia-Svizzera Resi-Alp nell’intenzione di perfezionare le proprie attività formative e di tutela dell’immagine della Fontina DOP.
“In collaborazione con l’Arev, che ci permetterà di estendere tale servizio al maggiore numero di professionisti, organizzeremo alcuni incontri con responsabili, allevatori e conferitori per raccontare loro le nuove linee guida – ha aggiunto il direttore del Consorzio, Fulvio Blanchet -. Confrontandoci con i veterinari regionali ci è stata segnalata la necessità di rivedere le procedure di autocontrollo alla luce delle variazioni applicare del ministero e nell’ottica di una maggiore uniformità di trattamento e approccio alle problematiche”.