Ricostruire la scuola di Moron, in collina a Saint-Vincent, è ancora tra le priorità dell’attuale amministrazione. Lo ha dichiarato il primo cittadino Francesco Favre durante il Consiglio comunale di martedì 27 febbraio.
L’edificio, raso al suolo, è in fase di ricostruzione dal 2019. I lavori, mai conclusi, avrebbero dovuto terminare a giugno 2022. “La ditta non veniva in cantiere, non si presentava e non faceva i lavori” ha affermato il Sindaco. Tale problematica aveva costretto l’ufficio tecnico ad avviare le procedure per la risoluzione del contratto.
Di fronte allo scioglimento contrattuale, la ditta pretendeva un risarcimento pari a circa 436.938 euro. Una recente proposta transattiva, già accettata dall’impresa costruttrice, ha risolto la controversia. A domandare di illustrare i termini dell’accordo raggiunto è stato il consigliere di minoranza Erik Camos, con un’interpellanza presentata durante il Consiglio. “C’è una delibera chiara e dettagliata, vi invito a leggerla” ha risposto il Sindaco Favre.
La proposta transattiva, riportata nella delibera comunale, prevede “il versamento da parte del Comune della somma netta di 85.000 euro a titolo del pur contestato risarcimento del danno, oltre contributo spese legali pari a 5.000 euro, oltre oneri a favore della ditta”. Rispetto alla proposta, Favre ha solamente aggiunto “l’accordo transattivo permette di andare avanti togliendosi dall’incertezza di un giudizio”.
I lavori di ricostruzione della scuola dell’infanzia e primaria di Moron, ora sospesi, saranno affidati ad un nuovo operatore economico da individuare nel 2024. “Per il riaffido si è dovuto, in prima istanza, adeguare i prezzi di contratto con i prezziari in vigore nel 2023” si legge nel testo della delibera comunale.
Durante il ‘question time’ dedicato ai cittadini, è intervenuto un rappresentante dell’Associazione Scuola di Moron. “Come associazione ci siamo impegnati a tenere viva l’attenzione per la ricostruzione della scuola di Moron. Negli ultimi anni le informazioni date alla popolazione e alle famiglie sono state frammentarie e spesso distorte dal passaparola. In questa sede sono a chiedere qual è lo stato di avanzamento dell’iter relativo all’assegnazione dei lavori”. Il primo cittadino ha confermato “la volontà dell’amministrazione è di continuare i lavori. È un edificio che dà ricchezza alla collina”. “Finire l’opera, sistemarla e renderla fruibile. Come verrà utilizzata sarà da definire dal punto di vista scolastico (riferendosi al problema della denatalità, ndr). Ma noi avremo messo le persone che amministrano il Comune nelle condizioni di poter scegliere”.
Dalle fila dell’opposizione il consigliere di minoranza Erik Camos ha reclamato “il Consiglio comunale è la sede in cui si discutono i problemi e credo che la vicenda della scuola di Moron sia uno dei fatti più importanti che riguarda questa legislatura. In Commissione abbiamo sempre affermato con forza che la risoluzione del contratto era una strada rischiosa e sbagliata perché avrebbe allungato i termini di completamento della struttura”. Il consigliere ha poi accusato la maggioranza di aver optato per “risoluzioni contorte che allungano i tempi e contribuiscono al deperimento della struttura”. E ha concluso “non parlerei tanto di incapacità, ma di disfatta”.
Una risposta
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