L’Arco di Augusto è stato riaperto, da oggi, al traffico veicolare. Con dei distinguo – e non pochi, anzi – rispetto alla classica circolazione pre-semipedonalizzazione.
A deciderlo è un’ordinanza firmata dal dirigente della Polizia locale e dell’Ufficio traffico, il comandante Fabio Fiore, che istituisce una serie di “modifiche temporanee alla circolazione” in piazza Arco di Augusto e via Garibaldi per “consentire lavori stradali e opere di restauro in zone attigue”, oltre a quelle sul monumento stesso annunciati dalla Regione in autunno.
Da oggi – giovedì 4 aprile -, quindi è stata parzialmente riaperta al traffico la piazza Arco di Augusto e revocata la Ztl nella sola corsia ovest nel tratto viabile sul lato sud del monumento e nel tratto nord di via Garibaldi, fino alla rotatoria con via Torino.
Come è cambiata la viabilità
Nel dettaglio, l’ordinanza istituiva – dal momento, non definito nell’atto, della posa della segnaletica verticale nella zona – la revoca della ztl nella sola corsia ovest nel tratto viabile sul lato sud dell’Arco di Augusto e in quello nord di via Garibaldi fino all’intersezione a rotatoria con via Torino. Lasciando quindi in vigore il regime la ztl sulla corsia orientale, con senso opposto di marcia.
Di conseguenza, per i veicoli che percorrono viale Federico Chabod con senso di marcia nord-sud e che si avvicinano al monumento, viene istituito l’obbligo di svolta a sinistra per percorrere il ponte di pietra sul Buthier – quindi la vecchia struttura – o l’obbligo di svolta a destra per dirigersi in via Garibaldi.
Sarà invece mantenuta la corsia di accesso a piazza dell’Ancien Abattoir – il piazzale tra la Cittadella dei Giovani ed il Buthier – per i veicoli provenienti da viale Chabod, con l’obbligo di dare la precedenza ai mezzi in transito che arrivano dalla corsia esti di via Garibaldi, che manterrà la sua specificità di ztl.
A rimanere sarà però anche la corsia di uscita dal piazzale, con l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli in uscita dalla nuova ztl e con il successivo obbligo di dare la precedenza con arresto allo “stop” ai veicoli in arrivo da viale Chabod. Così come sarà mantenuto l’obbligo di svolta a destra per chi esce dal parcheggio di place de l’Ancien Abattoir.
I lavori in via Monte Emilius
In realtà – si legge nell’ordinanza stessa – oltre alla “necessità, da parte dell’Amministrazione regionale, di procedere in tempi brevi all’effettuazione di lavori di restauro dell’Arco di Augusto che, con la creazione di un’area di cantiere, interesserà lo spazio sottostante all’antico monumento”, l’opportunità è anche un’altra.
Quella, cioè, di diminuire il flusso di veicoli in via Monte Emilius “per consentire alle imprese di svolgere gli interventi ed opere stradali con più “celerità e maggiore sicurezza”, ovvero la riqualificazione – con la realizzazione dei marciapiedi – della strada, strettamente legata alla questione pedonalizzazione.
Un passo indietro sulla pedonalizzazione?
Anche se le date nell’ordinanza non sono scritte nero su bianco, dal Comune fanno sapere che no, non si tratta di un “passo indietro” sulla pedonalizzazione completa dell’area.
“È una misura temporanea – spiegava il sindaco di Aosta Gianni Nuti –. Questo ci permette di andare avanti va avanti con i lavori su via Monte Emilius senza creare ulteriori disagi. Lì si parla del rifacimento completo di un’intera via oltre alla realizzazione delle due rotonde definitive. Per questo intervento si parla della riapertura di una corsia solo intorno al monumento. Il progetto complessivo rimane lo stesso: piazza Arco di Augusto pedonalizzata e tutto a verde fino al ‘ponte vecchio’”.
A conferma di questo c’è il lavoro preparatorio sulla zona del futuro, ovvero l’indizione di un concorso di progettazione per la completa riqualificazione dell’ingresso orientale del Centro storico, con il ricongiungimento pedonale di piazza Arco di Augusto con il Borgo e la zona del Ponte Romano.
“Abbiamo avviato una collaborazione con gli Ordini professionali, quello degli architettura, degli ingegneri, degli agronomi, dei periti, dei geometri ed è stata fatta una prima riunione in cui abbiamo chiesto un po’ della loro esperienza in concorsi di progettazione di questo genere – dice Corrado Cometto, assessore ai Lavori pubblici –. Ora dovremo reperire delle risorse per un supporto al Rup che ci segua sin dalla redazione del documento di indirizzo alla progettazione, le cui linee saranno da condividere con la Regione, proprietaria del monumento e dell’aiuola”.
9 risposte
Rimango sempre più basito dalle azioni intraprese della nostra giunta comunale.
Cieca di fronte al fatto che la viabilità di Aosta è enormemente peggiorata da quando è stato chiuso al traffico l’arco d’Augusto.
Cieca di fronte al fatto che moltissimi cittadini sono conseguentemente molto scontenti.
Cieca di fronte al fatto che alle prossime elezioni comunali sarà facilissimo per qualunque opposizione vincerle semlicemente con la promessa di riaprire il traffico intorno all’arco, rendendo vani tutti i loro sforzi (e sprecati i nostri soldi spesi in tal senso).
La politica della pedonalizzazione è sacrosanta, ma deve essere accompagnata da una maggiore efficienza dei mezzi pubblici, e non può andare a discapito della viabilità generale, perché un impatto negativo sulla viabilità di una città è anche un impatto negativo sull’economia di una città.
Mi permetto infine di aggiungere che sarebbe bello se i nostri amministratori prima di cambiare la viabilità su uno snodo così importante, si basassero su una sana raccolta di dati e sul suo studio. Perché si accorgerebbero che le loro decisioni prese su uno slancio emotivo (ed emulativo di realtà non paragonabili alla nostra) si schianterebbero contro la realtà razionale e si risparmierebbero tanti soldi pubblici e tanti mal di testa.
La risposta è semplice e, forse, scontata. Questa Amministrazione voleva mettere le sue bandierine su alcune cose a cui le amministrazioni precedenti non è che non avessero pensato (vedi la pista ciclabile) ma si sono astenute dal farle perché hanno tenuto conto delle considerazioni dei cittadini. Personalmente credo che questa compagine non si ricandidera’, e personalmente ne sarei felice, solo che ormai molti danni sono fatti e sarà molto difficile se non impossibile riportare la situazione com’era prima del disastro che sono riusciti a combinare!
Passo passo questa giunta riuscirà a completare il progetto “Gioco dell’Oca” per la viabilità di Aosta.
la telecamera stile grande fratello c è e come se funziona . Evidentemente lei sig. Olmo parla per se stesso incurante invece dei bisogni di cittadini e commercianti . Riesce ad immaginare un centro storico senza negozi ? sarebbe il buio totale . Certo la qualità della vita dei residenti nel centro storico sarebbe un paradiso e si sentirebbero gli uccellini cantare ( frase già detta da qualcun altro credo …)
continuiamo pure cosi . Chiusi nell egoismo piu totale .
In un mondo civile il centro storico sarebbe già stato chiuso completamente al traffico, dando spazio alle persone e non alle automobili.
Le attività che vi orbitano attono avrebbero molti più clienti: io mi fermo a comperare dove posso arrivarci senza essere assediato da puzza, rumore, caos. Un’auto parcheggiata davanti alla vetrina è “solo un posto auto occupato”, non è quasi mai un cliente.
La qualità della vita per chi vive/lavora vicino all’Arco è migliorata tantissimo da quando c’è la ZTL (peccato solo che non ci sia la telecamera e che molti italici continuino a violarla).
sarebbe bello sapere quanti la pensano come lei e quanti invece, come me, rilevano un peggioramento diffuso della gestione di questa Giunta
per un momento ho pensato che volevano fare passare la ciclabile anche sotto l’ARCO.
complimenti per le ottime decisioni alla giunta comunale me ne ricorderò alle prossime elezioni continuate così
LORO fanno modifiche, fanno variazioni, fanno sistemzioni . Tutto nell’ oscuro dei loro uffici senza tenere conto delle reali esigenze e problemi della cittadinanza. LORO si sentono dei padreterni e noi poveri sudditi .
Questa amministrazione comunale si avvia FINALMENTE verso la fine del mandato,,,