Al Liceo linguistico di Courmayeur una giornata dedicata alla lingua e cultura cinese

Ai ragazzi è stato proposto, in collaborazione con l'Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Torino, un corso di calligrafia cinese, seminari di tai chi, danze dello Xinjiang fino alla meditazione.
liceo linguistico courmayeur
Scuola

Dal corso di calligrafia cinese al seminario di tai chi, dalle danze dello Xinjiang fino alla meditazione. Venerdì scorso, 17 maggio, al Liceo Linguistico di Courmayeur è andata in scena la seconda edizione della giornata dedicata alla lingua e cultura cinese, organizzata in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Torino.

All’iniziativa hanno preso parte gli studenti della sezione internazionale e nel pomeriggio i ragazzi delle scuole medie, che si sono cimentati in un corso di calligrafia cinese.

liceo linguistico Courmayeur
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Durante la giornata i ragazzi hanno potuto partecipare a seminari di tai chi (arte marziale cinese), danze dello Xinjiang (regione turcofona nel nord ovest della Cina) e calligrafia tenuti dalle professoresse dell’Istituto Confucio ed introdotti con una breve pratica meditativa.

Liceo linguistico courmayeur
Liceo linguistico courmayeur

“La partecipazione è stata sentita ed entusiasta, a dimostrazione del fatto di quanto sia importante creare un ambiente scolastico in cui sperimentare e conoscere in modo diretto arricchisca lo studio e la preparazione.  .- spiega una nota del Liceo Linguistico di Corumayeur – Proprio nella pratica di discipline molto diffuse in Cina, possiamo metterci in gioco ed avvicinarci in modo concreto a ciò che è così differente da quanto viviamo nella quotidianità. Per i ragazzi che studiano lingua e cultura cinese a Courmayeur è importante potersi approcciare agli aspetti culturali di questo paese così lontano e diverso, pur di sempre maggiore importanza nello scenario internazionale: avendo la possibilità di avvicinarsi ad una cultura totalmente altra, imparano a considerare il mondo nella sua complessità e a porsi interrogativi critici anche sulle questioni contemporanee.”

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