Per raggiungere i propri sogni c’è chi sarebbe disposto a spostare le montagne. Ma le montagne non si spostano, se non in caso di calamità. Nadir Balma ha un obiettivo, che i danni del maltempo a Cogne, dove lui vive da sempre, rischiano di mettere seriamente in dubbio: correre l’Aosta – Becca di Nona di domenica 21 luglio. Come fare, se la strada regionale riaprirà solo una settimana dopo? Prendere l’elicottero? “No, per una motivazione così “futile” non mi sentirei a mio agio a scomodare l’elicottero”, risponde Nadir. E allora, se le montagne non si spostano, ci si sposta sulle montagne: il cognein partirà a piedi da casa sua sabato per poter essere ai nastri di partenza in piazza Chanoux domenica mattina.
“Era da un po’ che pensavo di fare l’Aosta – Becca di Nona, è una gara storica che esiste da prima della moda dei trail, è un po’ un simbolo della Valle d’Aosta”, racconta. Nadir Balma ha iniziato da pochissimo a fare gare, partendo dalla MarciaGranParadiso di sci di fondo di quest’anno, “da cognein non potevo non farla almeno una volta nella vita”. Poi qualche trail o vertical, poche cose, con l’obiettivo della Becca, anche se ciò non implica che Nadir non sia un assiduo frequentatore della montagna anche senza un pettorale, come quando è partito da casa per arrivare in cima al Mont Emilius qualche anno fa.
Nadir sabato farà il Col Tsa Sèche, scenderà a Valle, si farà portare a Verrayes per dormire e poi domenica sarà ai nastri di partenza. Poi, finita la gara, il rientro a casa – sempre a piedi – facendo il Col Garin: “Sarà quasi come fare il Tor”, scherza. “Non volevo perdermela, anche perché poi se no avrei dovuto aspettare il 2026, e poi così sarà più bello, un’avventura che mi ricorderò per sempre. In fondo, nei secoli passati la strada regionale non c’era. È un po’ un simbolo di resistenza, se uno ha un obiettivo in qualche modo ce la fa”.
2 risposte
Bravo, bella iniziativa. Cognein si ma anche un po del Grossaix 👍💪🏻
Segnalo di essere arrivato a Cogne ieri passando dal col Tsa Seche con due figli di 13 e 18 anni, per amore e rispetto del luogo e dei suoi abitanti.
A Nadir gli auguri per la sua Becca di Nona, ma questa non pare proprio una notizia, per lui e per chi partecipa a queste gare si tratta di un banale allenamento.
Consiglio a chiunque sia in grado di affrontare percorsi di qualche ora di cammino di provare questa esperienza possibilmente prima che la strada sia definitivamente riaperta. Anche un evento negativo può essere colto e trasformato in magia.