Brutte notizie per chi sperava per la prossima stagione invernale di poter scongiurare le lunghe code per entrare e uscire dalla Valle d’Aosta, con il progetto di bypass stradale illustrato nei mesi corsi da Ativa alla Regione. Sull’ipotesi dovrà essere infatti presentata un’istanza di verifica di assoggettabilità a Via. A riferirlo in aula il presidente della Regione Testolin, rispondendo ad una iniziativa del gruppo Rassemblement Valdôtain.
“Il 18 settembre scorso, avevo dato notizia che Ativa aveva individuato una soluzione tecnica in grado di spostare temporaneamente il traffico autostradale su un by-pass, ripristinando il collegamento autostradale diretto con la Valle d’Aosta in tempi contenuti – ha ricordato Testolin -. Avevo anche comunicato che la Società aveva chiesto al Ministero dei trasporti e a quello dell’ambiente le autorizzazioni del caso, ritenendo che non fosse necessario avviare una specifica procedura di Valutazione di impatto ambientale“. Nei giorni scorsi, e precisamente il 30 ottobre, Ativa ha però informato le regioni Piemonte e Valle d’Aosta che sarà invece necessaria presentare un’istanza.
“Nell’evidenziare come questa determinazione potrebbe comportare un ulteriore allungamento delle tempistiche previste, vanificando l’obiettivo di realizzare la deviazioni provvisoria entro la riapertura del Traforo del Monte Bianco, – ha proseguito Testolin – Ativa ci ha anche informalmente comunicato in mattinata che andrà con il suo Amministratore delegato a Roma nella giornata di domani per ribadire la sua posizione presso gli uffici deputati per sostenere la proposta di by-pass, che, peraltro, aveva già ottenuto un parere favorevole del Ministero dei trasporti.”
Per perorare la causa di Ativa, il capogruppo di Rv Stefano Aggravi ha chiesto “a chi ha la possibilità di intervenire nei confronti di Ministri e Ministeri che si adoperi per risolvere questa situazione allucinante. Sarebbe il caso di evitare quei grandi proclami a cui assistiamo puntualmente in occasione dell’approvazione di leggi o di altri atti a Roma e darsi invece da fare per risolvere problemi concreti e gravi come questo.2
Un bypass stradale per riaprire la bretella Ivrea – Santhià ai mezzi pesanti
11 settembre 2025
Un bypass stradale per riaprire ai mezzi pesanti la bretella Ivrea-Santhià. E’ il progetto presentato da Ativa alla Regione Valle d’Aosta a inizio agosto e ora nelle mani dei Ministeri infrastrutture e trasporti e ambiente.
L’intervento, pensato dalla concessionaria del tratto autostradale per evitare l’attuale blocco e i conseguenti disagi soprattutto in vista della prossima stagione invernale, prevede l’abbattimento di una porzione del viadotto della Camolesa, a Santhià, e la realizzazione di una strada ex novo in grado di consentire il passaggio di mezzi pesanti e leggeri sulla tratta.
“Come annunciato in Consiglio regionale, a inizio agosto abbiamo incontrato assieme al presidente Testolin e all’Assessore al Turismo Grosjacques la società Ativa, che ci ha presentato questa proposta, poi inviata ai due ministeri” racconta l’Assessore regionale ai trasporti Luigi Bertschy. “Insieme al Piemonte siamo in attesa di capire se questo piano può andare avanti. Si tratta di un’opera, che non è ancora quella di rifacimento del viadotto, ma che permetterà di risolvere l’attuale strozzatura che sta rendendo complessa la viabilità, soprattutto l’accesso verso la Valle d’Aosta e il deflusso verso il Piemonte. L’obiettivo è di risolvere il problema entro l’inizio dell’inverno, per questo è importante che non venga richiesta la valutazione d’impatto ambientale, che andrebbe ad allungare i tempi. Le imprese e Ativa sono pronte a partire con i lavori”.
Dal 17 gennaio scorso la Bretella Ivrea-Santhià è vietata al transito dei mezzi pesanti. Doveva riapre a luglio, ma durante l’estate è arrivata la proroga del divieto fino a fine anno. Fra le cause del divieto di transito ai mezzi pesanti sulla bretella di Santhià vi sono i lavori di adeguamento del viadotto Camolesa ai requisiti anti-sismici fissati dalla legge.
Il ruolo che in questa fase la Valle d’Aosta può giocare è tutto politico, come evidenzia oggi sulle pagine del quotidiano La Stampa il presidente di Ativa, Giovanni Ossola: “Se Regione Piemonte e Valle d’Aosta ci danno una mano dal punto di vista burocratico potremmo iniziare i lavori anche subito e terminarli prima dell’inizio della stagione sciistica”.
4 risposte
Ma Aggravi non era colui che avrebbe dovuto rappresentare la Valle d’Aosta in Europa? E non riesce nemmeno ad andare a parlare in un ufficio ministeriale a Roma? Ma allora tutto quello che ci ha raccontato nell’ultima campagna elettorale per le Europee era fuffa…
@Stefano Aggravi: lei quanti proclami e/o annunci ha potuto fare in occasione dell’approvazione in Parlamento di disegni di legge e provvedimenti vari? Nessuno. Perché lei a Roma non ci va. Quindi continui ad abbaiare alla Luna. Con meno arroganza, se riesce.
Ma poi, Stefano Aggravi, lei a Roma di certo non può nemmeno avvicinare le porte di ingresso dei Ministeri in quanto rappresenta se stesso qui in Valle d’Aosta. Già a Carema nessuno sa chi sia. Quindi keep calm.
Spiace un po’ leggere che voci così autorevoli bollino la “Valutazione di impatto ambientale” come una inutile lungaggine burocratica….