Le api al centro della “Fita di Téatro” 2024

Il concorso biennale a tema, promosso dalla Fédérachòn Valdotèna di Teatro Populèro, si è tenuto ieri, sabato 12 ottobre, a Châtillon. Cinque le compagnie partecipanti, chiamate ad ideare uno sketch a tempo e con oggetti predefiniti.
La Compagni dou Beufet in scena
Cultura

E’ stata la località Perolle di Châtillon ad accogliere, nel pomeriggio di ieri, sabato 12 ottobre, la “Fita di Téatro 2024”. Il concorso biennale a tema, rivolto alle compagnie di teatro in patois in seno alla Fédérachòn Valdotèna di Teatro Populèro, ha avuto la sua prima rappresentazione teatrale a Ozein (Aymavilles), il 21 settembre 1986.

Il tema scelto dalla Fédérachòn per quest’anno era “Sé fissan de anveuye” (Se fossimo delle api), attorno al quale le cinque compagnie partecipanti hanno ideato uno sketch della durata massima di 10 minuti, utilizzando sette oggetti indicati, vale a dire: aspirapolvere, candelabro, chitarra, girandola, guanti originali, monopattino e nastro.

In gara La Cabàla di Ayas, Lé Béguiò di Valtournenche, La Compagni dou Beufet di Arnad, Lé Fripón di Valtournenche e Tan Pe Ri-Ye di Saint-Marcel. Al termine delle esibizioni, la giuria si è riunita per assegnare i premi, secondo criteri di valutazione che includevano recitazione, ritmo, qualità del patois, originalità del contenuto, rispetto del tempo accordato e uso degli oggetti messi a disposizione.

A vincere il trofeo della Fita è stato Paul Vallet, della compagnia Lé Fripòn, con un monologo su un’amicizia tra l’attore e un’ape e sul rispetto che si dovrebbe avere verso questo insetto prezioso e verso la natura tutta. Seconda classificata, la compagnia Tan Pe Ri-Ye di Saint-Marcel (composta da Elisa Pieiller, Enrica Pieiller e Katia Cerise) in uno sketch in stile “Super Quark”, in cui una giornalista instaura un rapporto con le api, studiandole sul campo.

Terzo posto per La Compagni dou Beufet di Arnad, con una rappresentazione in cui un’ape Regina è intenta a scegliere il suo fuco, messo in scena da Alyson Bonin, Ephrem Bonin, Coralie Depré, Yvette Noro e Riccardo Praduroux.

“È stato bello vedere le varie interpretazioni che le compagnie hanno dato allo stesso tema e con gli stessi oggetti proposti – dice Yro Porliod, presidente della Fédérachòn – e complimenti a tutti per l’alto livello recitativo. Tanto che per riuscire a scegliere i vincitori è stato determinante, da parte della giuria, valutare in particolare, l’utilizzo del tempo e l’originalità. Un ringraziamento a tutti e all’Amministrazione comunale di Châtillon per la disponibilità e accoglienza”.

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