Dalle scritte sui muri alla colla nelle serrature dei portoni: via San Giocondo sotto scacco dei vandali

C'è esasperazione fra alcuni residenti di via San Giocondo, che quest'anno si sono trovati per quattro volte la colla tipo Attack nella serratura del portone di ingresso. La prima volta sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco a buttare giù la porta per farli rientrare a casa.
via San Giocondo
Cronaca

“La prima volta ho pensato che qualcuno avesse rotto dentro la chiave, e per questo la mia non girava. Poi quando ho visto la colla ho realizzato”. Per far rientrare a casa gli inquilini di uno stabile di via San Giocondo ad Aosta quella volta sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco a buttare giù la porta. E’ andata meglio negli altri tre episodi, perché qualcuno era in casa ed è riuscito ad aprire agli altri inquilini il portone con il citofono. La serratura ha dovuto comunque essere sostituita e le chiavi cambiate, con una spesa non indifferente.

C’è esasperazione fra i residenti di via San Giocondo, nel pieno centro storico del capoluogo regionale, diventata luogo di azione indisturbata di vandali. Dalle scritte sui muri, più volte ritinteggiati e nuovamente imbrattati, ai calci ai portoni, agli schiamazzi a ogni ora della notte, fino agli ultimi episodi più gravi: la colla tipo Attack alle serrature dei portoni di ingresso degli stabili. Nell’ultimo anno sono almeno quattro gli episodi verificatesi, l’ultimo dei quali risalente alla notte tra sabato e domenica scorsa. “Si sono intensificati nell’ultimo periodo” raccontano i residenti. “Il penultimo risale a fine settembre”.

In uno degli stabili, tutti di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, abita una persona anziana disabile, che non ha potuto uscire di casa proprio a causa della colla nella serratura. “Una volta aperto poi il portone tramite il citofono per qualche giorno, in attesa di cambiare la serratura, abbiamo deciso di lasciare aperto il portone”.

Gli episodi sono stati tutti denunciati a polizia e carabinieri.
“Scontiamo sicuramente il fatto di essere in una via scarsamente abitata, con un’illuminazione poco efficace, ad esempio il primo tratto si trova completamente al buio” proseguono i residenti appellandosi all’amministrazione comunale per l’installazione di sistemi di videosorveglianza.

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