Ofelia, il primo romanzo che sfrutta la “Realtà aumentata” è tutto valdostano

Edito dalla Faligi editore il romanzo di Cristina Betti è di fatto il primo libro cartaceo presentato in Italia a sfruttare la tecnologia Ar, Realtà aumentata. Faligi, la casa editrice europea di e-book, promuove nuovi talenti e innovazione tecnologica.
Società

"Ofelia" non è solo la protagonista del primo romanzo di Cristina Betti, giovane scrittrice di origine fiorentina trapiantata ad Aosta, non è solo il nome della protagonista intorno alle cui vicende girano 50 anni di storia italiana. "Ofelia" è di fatto il primo libro presentato in Italia a sfruttare la tecnologia Ar, Realtà aumentata. Edito dalla Faligi Editore, la casa editrice valdostana che dal 2008 è casa editrice europea di e-book, libri digitali, il romanzo è stato presentato questo pomeriggio, sabato 10 luglio, alla biblioteca regionale di Aosta, dopo il "battesimo" avvenuto al Salone del Libro di Torino. La nuova tecnologia utilizzata si concentra tutta sulla copertina e a spiegarne il funzionamento è Carlo Maria Aimone, grafico e direttore artistico della Faligi "Dalla copertina possiamo accedere a contenuti speciali proprio come facciamo di solito con un dvd. Si avvicina la copertina del libro alla telecamera del pc e si viene immediatamente reindirizzati ai contenuti speciali che nel caso di "Ofelia" sono rappresentati da un video con l'intervista all'autrice". I contenuti possono variare nel tempo ed essere di vario genere.

A presentare l'autrice del primo best seller che sfrutta in Italia la tecnologia Ar è stata il direttore editoriale della Faligi, Manuela Tetto. Alle domande incalzanti su storia e personaggi del libro hanno fatto seguito le  risposte di Cristina Betti, nella vita commessa con la passione per la scrittura, che ha presentato i tratti essenziali dei personaggi, dell'ideazione, degli intrecci, del periodo storico in cui si collocano. Ofelia, Doria, Giulia, Pietro sono solo alcuni dei nomi che si rincorrono nelle circa 170 pagine del romanzo che tocca temi come l'aborto, il divorzio, l'emancipazione femminile per raccontarci "quella forza – spiega l'autrice Cristina Betti – che solo le donne hanno". Non si tratta però di un libro scritto solo per le donne, perché ai temi storici, rivisti e reinterpretati da Cristina secondo una sua visione personale, si intrecciano in realtà storie di vita comuni "quelle storie – racconta ancora l'autrice – che tutti noi abbiamo dentro e che a me piace tanto ascoltare per poi metterle da parte e costruirci i personaggi dei miei romanzi, personaggi che arrivano all'improvviso e mi sussurrano all'orecchio, proprio come ha fatto Ofelia".

La Faligi editore, termine preso dalla lingua esperanto e che significa "abbattere" ,con questo romanzo segue la propria filosofia, "abbattere le barriere linguistiche". Prima di tutto perché unendo carta e nuove tecnologie cavalca il futuro dell'editoria con una visione innovativa. Secondo perché si distingue nel panorama editoriale per un approccio nuovo e di grande respiro che guarda fin dalla sua nascita oltre i confini italiani, nel senso che si pone l'obiettivo di conoscere e diffondere l´uso delle lingue dell´Unione Europea. L'agire che accompagna le edizioni Faligi è l´intento di promuovere e portare al grande pubblico internazionale nuovi autori emergenti. Cristina Betti è una delle tante "giovani penne" che Faligi ha incontrato nel proprio cammino, un sodalizio ben riuscito, che sposa la professionalità e l'innovazione della casa editrice valdostana ad un nuovo talento emergente.

Per ulteriori info: www.faligi.eu

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