Saint-Vincent, “il numero di vetrine chiuse è sotto gli occhi di tutti”

"Qualsiasi azione si metta in campo non potrà mai essere risolutiva" commenta il primo cittadino Francesco Favre. Per generare un’inversione di tendenza saranno valutate delle misure economiche a supporto del commercio.
Saint-Vincent. Foto Alice Dufour
Comuni

La situazione socio-economica del territorio e il futuro delle attività commerciali di Saint-Vincent sono al centro del dibattito nella seduta consiliare di martedì 29 ottobre.

Nella centrale via Chanoux, “biglietto da visita” della località termale, il numero di vetrine chiuse è sotto gli occhi di tutti. Secondo la minoranza, che sul tema ha presentato un’istanza per la convocazione di un Consiglio comunale straordinario monotematico, “la prima azione per risolvere il problema è prenderne atto”.

Chiusura atività commerciale Saint-Vincent
Chiusura atività commerciale Saint-Vincent

C’è ancora futuro per le attività commerciali a Saint-Vincent?

Se lo domanda il Consiglio e se lo sono domandati in Commissione consiglieri, rappresentanti di associazioni di categoria e operatori commerciali. La sera prima infatti, lunedì 28 ottobre, la Commissione “Bilancio e attività produttive” si è riunita in forma allargata per consentire un dialogo proficuo tra le parti.

E mentre la discussione ruota intorno alla domanda “se c’è ancora futuro per le attività commerciali a Saint-Vincent”, si cercano delle soluzioni per generare un’inversione di tendenza e contrastare la crisi del settore del commercio.

Qualsiasi azione si metta in campo non potrà mai essere risolutiva, ma potrà, al massimo, arginare un fenomeno che richiede strategie di più ampio livello” ha affermato il sindaco Francesco Favre, garantendo che “vi è piena consapevolezza del problema”. Anche l’assessore allo Sport Alex Sabolo, commerciante, ha dichiarato che “il commercio è in difficoltà per mille ragioni” ricordando come “il Comune di Saint-Vincent non dispone più delle risorse di budget del passato”.

Chiare le richieste avanzate, in Commissione, dagli operatori commerciali del territorio. Le riporta il consigliere di minoranza Erik Camos: semplificazione degli adempimenti, possibili agevolazioni fiscali, fino alla richiesta di programmazione degli eventi e l’avvio di campagne di marketing per attrarre turisti.

Misure economiche di incentivazione per le attività commerciali

Per migliorare la situazione socio-economica del paese e dare un futuro alle attività, al termine della seduta consiliare è stato approvato, all’unanimità dei presenti, un testo condiviso da maggioranza e opposizione.

Il Consiglio comunale ha così impegnato Sindaco e Giunta a compiere varie azioni. Innanzitutto, sarà verificata la fattibilità di un protocollo per la disciplina dell’applicazione di un canone progressivo e/o calmierato per gli immobili commerciali privati e sarà valutata l’istituzione di misure economiche di incentivazione a favore di chi decide di aderire a tale protocollo, consentendo l’apertura di nuove attività commerciali con contratti di locazione a canoni ridotti e, o, progressivi.

È inoltre prevista l’istituzione di un tavolo di lavoro, operante a titolo gratuito a supporto dell’Assessorato al Turismo e commercio, per la valutazione della sostenibilità operativa ed economica di progetti proposti dai commercianti del paese.

Nel corso della redazione del bilancio di previsione 2025/2027 sarà stanziato uno specifico budget di circa 20mila euro per la realizzazione di progetti a supporto del commercio. Saranno poi implementate le collaborazioni con Regione, Terme, Casinò – con cui si intendono realizzare iniziative comuni a supporto del commercio al dettaglio – e con enti organizzatori di grandi eventi.

Crisi del commercio, buone le presenze turistiche

A fronte della crisi del commercio, resiste il turismo. Il consigliere di maggioranza Alessandro Perosino, vice presidente Adava, ha fatto sapere che il numero delle presenze turistiche a Saint-Vincent è aumentato. Nel 2023, anno record, sono state registrate 147 mila presenze. Quest’anno, al 30 settembre, se ne contano 118 mila.

“La situazione del turismo è diversa da quella del commercio” ha specificato Perosino ricordando che Saint-Vincent dispone di 1.018 posti letto alberghieri, 303 nell’extra alberghiero, 238 di alloggi a uso turistico.

4 risposte

  1. Penso che il discorso sia lungo ed articolato. In primis le attivita commerciali stanno sparendo grazie all avvento del mercato online , dell alto costo di gestione dei locali ( affitti,corrente,riscaldamento e balzelli pecuniari vari ) della poca disponibilità del personale ( per carità sottopagato ) e della mancanza cronica di turismo ( vorrei ricordare che però i primi a mancare alle manifestazioni o allo struscio estivo sono per primi i residenti) . Sul fatto che le amministrazioni comunali qualunque esse siano state hanno dovuto e dovranno fare fronte a problemi di bilancio oramai strutturali . È inutile pensare che tornino i fasti degli anni d oro perche quel turismo e quelle manifestazioni non torneranno piu . Abbiamo una piscina con relativo palazzetto che cubano in negativo sul bilancio comunale ,non per le gestioni di ora e passate che hanno problemi per rendere decorosa la qualita di tali servizi con impianti oramai obsoleti e poco efficienti ( ma un bel fotovoltaico su quelle centinaia di metri quadri sul tetto no ? ) , delle terme che ha differenza di quelle di Pre ( che sono naturali ) bisogna portare l acqua a temperatura confortevole con relativi aggravi di costo , un palazzetto del tennis abbandonato da anni , un Palais che da struttura temporanea è diventata la palla da rimbalzarsi di amministrazione in amministrazione , un coinvolgimento Casino/Comune sparito in quanto gli utili della Casa da Gioco si sono ridotti drasticamente negli ultimi decenni e con essi la capacita di fare manifestazioni ….se aggiungiamo che venire nella nostra bella Valle d Aosta è diventato oramai un avventura ( vedasi problemi di traffico autostradale, ferroviario , aeroporto ) di attrattivo c e ben poco . Forse sarebbe il caso di iniziare tutti quanti a dare soluzioni e non sottolineare le mancanze delle ultime amministrazioni in quanto mi pare che l opportunita di provare a fare qualcosa sia stata data un po a tutti ( anche a parte della minoranza attuale ) ma i risultati siano oramai gli stessi da una ventina d anni a questa parte . Ps se un locale rimane aperto fino a dopo le 24 per mangiarsi un panino sicuramente avrebbe problemi a tenere aperto perche disturberebbe la quiete di Saint Vincent tanti desiderata ( ve lo ricordate quel bel cartello all inizio del viale verso le terme che diceva ” Silenzio , zona Termale ” ? Ecco potrebbe essere il nuovo motto esteso a tutta la cittadina .

  2. L’Amministrazione Favre non ha fatto nulla, giovani con mentalità vecchio stampo di quando tutto pioveva dal cielo grazie al Casinò.
    Non hanno saputo ideare, progettare e programmare
    manifestazioni (con tutti i fondi europei e non a disposizione) che sono il veicolo principale per portare il turismo! Cos’avrebbe Saint-
    Vincent meno di Pré St.Didier?? Ma vogliamo scherzare?? Una bellissima cittadina ormai affossata da amministratori dormienti,
    incompetenti e saccenti!

  3. Un paese di vecchi in pieno declino da anni ormai. Il Billia è il casinò sono sempre pieni di gente durante e feste e quasi tutti i week. Chissà come mai nessuno si ferma a Saint-vincent?!?
    Dove vai se vuoi farti una pasta o un panino a mezzanotte?!?
    Tutti che se la tirano pensando ancora di vivere negli anni d’oro!!! Adesso però c’è via Roma che é in pieno sviluppo economico!!! Povero paese

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