Tari, Valle d’Aosta in testa per gli aumenti: +20,3% nel 2024

La Valle d’Aosta registra l’aumento più alto della Tari in Italia nel 2024: +20,3 percento rispetto al 2023. Spesa media di 365 euro per famiglia. A dirlo il rapporto 2024 dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.
Bidoni - rifiuti - immondizia - Quendoz
Ambiente

La Valle d’Aosta è la regione italiana che ha registrato gli aumenti più significativi della Tari nell’ultimo anno. A certificarlo è il rapporto 2024 dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.

L’indagine ha analizzato le tariffe sui rifiuti applicate nei capoluoghi di provincia italiani, prendendo come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone, con un’abitazione di 100 metri quadrati di proprietà. I costi considerati includono l’Iva (ove applicata) e le eventuali addizionali provinciali.

Nel 2024, una famiglia valdostana ha speso in media 365 euro per il servizio di smaltimento rifiuti, contro i 303 euro dell’anno precedente. Questo rappresenta un aumento del 20,3 percento rispetto al 2023. A livello nazionale, la spesa media si è attestata sui 329 euro, con una crescita più contenuta, pari al 2,6 percento.

Dopo la Valle d’Aosta, le regioni che hanno registrato i maggiori aumenti sono Basilicata (+6,3 percento, da 299 a 318 euro) e Marche (+5,7 percento, da 250 a 265 euro). Il Trentino-Alto Adige è la regione più economica per il costo della Tari, con una spesa media di 203 euro, mentre la Puglia risulta la più cara, con 426,50 euro medi per famiglia.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, una nota del rapporto sottolinea: “Nel 2022, seppur con dieci anni di ritardo rispetto alla normativa europea, si è superato l’obiettivo del 65 percento di rifiuti differenziati a livello nazionale. Anche in Valle d’Aosta è stato raggiunto lo stesso traguardo, con un livello di raccolta differenziata pari al 66,1 percento”.

 

3 risposte

  1. Prendiamo spesso e volentieri Trento e il Trentino come paragone e come riferimento in quanto ha le stesse caratteristiche nostre (regione/provincia a statuto speciale montana), per di più concorrente a livello turistico. Bene, incominciamo a trattare i cittadini di Aosta come quelli di Trento. Se ne siamo capaci… altrimenti è ora di cambiare i manovratori.
    E poi dove è scritto che Quendoz può cambiare le tariffe a piacimento?

  2. Ennesima presa in giro di una Giunta di incapaci che verrà ricordata per la ciclabile e l’aumento della Tari..
    Alex

  3. No ma…. Continuate a fargli fare quello che vogliono….
    Nessun controllo, nessun paletto…. Come l’autostrada (tra le più care d’Italia)

    Grazie!

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